Salute

Nelle Marche sequestrate dai carabinieri 253 piante “Peyote” utilizzate nei riti sciamanici.

Redazione 1

Nelle Marche sequestrate dai carabinieri 253 piante “Peyote” utilizzate nei riti sciamanici.

Ven, 09/07/2021 - 16:07

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Non un sequestro qualsiasi, quello che a San Benedetto del Tronto hanno effettuato i Carabinieri CITES di Roma, unitamente ai Nuclei CITES di Fermo ed Ancona e delle Stazioni CC Forestale di Fermo ed Ancona.

I militari dell’Arma hanno infatti arrestato un uomo per detenzione e coltivazione di piante considerate sostanze stupefacenti sequestrando 253 piante “Peyote” famose per le loro capacità psicotrope utilizzate nei riti sciamanici.

Il peyote è un piccolo catus, il cui nome scientifico è Lophophora williamsii, che cresce in modo spontaneo in America centrale. Questa pianta è utilizzata dall’uomo come sostanza enteogena nelle pratiche religiose e spirituali. Utilizzato già nel periodo preistorico, è arrivato fino ai giorni nostri grazie al suo continuo utilizzo da parte delle popolazioni native americane. Il peyote contiene una sostanza chimica chiamata mescalina, che produce effetti allucinogeni su chi ne fa uso.

La fioritura arriva tra la primavera e l’estate quando sboccia un fiore di colore bianco o rosa. Il fiore produce poi semi di colore nero che contengono principi attivi allucinogeni.

Solitamente il peyote esce dal terreno di solo 2 o 3 centimetri e questa parte aerea è chiamata “boton”.Proprio il “boton” è la parte di droga che viene tagliata e consumata per il suo contenuto di mescalina. Le zone originarie dove cresce il peyote sono le regioni semi desertiche del Centro America come il Messico.

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