CALTANISSETTA – Centro storico agonizzante? Il sindaco Roberto Gambino contesta le valutazioni “autolesionistiche” che vengono fatte su quello che sino ad alcuni anni fa era il “cuore” della città e che oggi risulta sempre meno appetibile per le classiche passeggiate nei momenti di relax, costellate da momenti di aggregazione e di shopping. «Non dobbiamo mai dimenticare – dice infatti – come era Caltanissetta 60 anni fa (quando l’ing. Colombo elaborò il piano di espansione della città) e come la città si è trasformata nel tempo. Oggi il centro storico non è l’unico luogo di riferimento dei nisseni, ma anche altre zone della città dove sono stati realizzati insediamenti edilizi capaci di accogliere sino a 200 mila abitanti. Molti nisseni hanno deciso di trasferirsi in queste zone, lasciando il centro storico che obiettivamente offre meno servizi».
Gambino pone l’accento sull’espansione urbanistica che ha determinato nel corso degli anni lo sfilacciamento della città: «Poco alla volta si sono popolate le fasce di espansione (viale della Regione, via Turati, via Don Minzoni, via Paladini) e successivamente anche ciò che è stato realizzato grazie ai “sacchi” edilizi a Balate, Balate bis e San Luca. Poi sono stati “aggrediti” anche i terreni attorno alla città dove sono state realizzate villette con indice di abitabilità triplicato. Inevitabile, quindi, lo svuotamento del centro storico».
In conseguenza di questo “disordine” edilizio, il sindaco puntualizza: «Nelle linee-guida del Piano Urbanistico Generale che è in fase di approvazione abbiamo previsto il blocco del consumo del suolo, stoppando ogni possibilità di ulteriore espansione della città. Gli imprenditori edili dovranno pensare a rigenerare quello che è il tessuto urbano, partendo dal centro storico dove non si pagheranno neanche gli oneri di urbanizzazione. E con il “certificato verde” potranno trasferire la cubatura dalle aree dequalificate in zone che abbiamo previsto nel nuovo Pug».
Per ridare valore al centro storico il sindaco Gambino punta quindi sulla riqualificazione urbana della città. «Ma non solo – aggiunge – perché puntiamo anche sul Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (in corso di elaborazione) e sul Piano Urbano del Traffico che tende a gestire le correnti di traffico per vivere bene all’interno della città». Gambino esalta poi l’aspetto estetico che è stato dato al centro storico con il restyling delle saracinesche (di negozi chiusi) dove sono stati trascritti brani di illustri poeti e scrittori siciliani.
«Tramite la Cultura – afferma – abbiamo migliorato il decoro del centro storico. Queste nostre azioni ci hanno consentito di arrivare in finale per l’aggiudicazione del titolo di Capitale italiana del Libro. Abbiamo inoltre ingentilito con piante buona parte del centro storico e a curarle sono i commercianti, i titolari di bar, semplici cittadini beneficiari del Reddito di cittadinanza. Servono le sinergie per uscire tutti insieme dalla condizione in cui eravamo finiti».
Il sindaco ricorda poi che a breve saranno ultimati i lavori del “Progetto Pilota” nel quartiere Provvidenza (realizzato con fondi “catturati” dalla Giunta Mancuso (1994-1997): «Si insedieranno 8 nuove famiglie e ci saranno anche locali commerciali e spazi che contribuiranno a dare un volto diverso al centro storico, che è bellissimo per tutti coloro che visitano Caltanissetta, al contrario di come lo considera parte dei nisseni che non perdono occasione per denigrarlo. Disponiamo di un patrimonio immenso e di altissimo valore architettonico e umano, perché la parte dell’accoglienza noi la gestiamo sempre al meglio».
Gambino è poi convinto che un altro contributo alla rigenerazione del centro storico arriverà dall’utilizzazione degli 11 locali che il Comune ha ricevuto in dono dalla famiglia Profeta. «Li metteremo a disposizione di artigiani – anticipa – e con i tecnici del Pums stiamo studiando se e come è possibile variare la circolazione automobilistica in quella strada». Poi difende l’isola pedonale di corso Umberto («nel tardo pomeriggio, quanto lascio Palazzo del Carmine, vedo che c’è sempre tanta gente che passeggia») e preannuncia che, finita l’emergenza Covid, verrà ripristinata la Ztl in corso Vittorio Emanuele nei fine settimana.
«Per le soluzioni definitive del traffico in centro storico – conclude – ci rimetteremo comunque alle risultanze del Pums che verranno elaborate in base alle correnti di traffico e allo smog prodotto dai veicoli». Niente “task force” che studi le terapie migliori per fare… guarire il centro storico. «Abbiamo già tecnici valenti – ribatte – che stanno definendo il Pums e il Put. Ovviamente restiamo “aperti” ad eventuali proposte che ci arriveranno dai nostri cittadini»

