Salute

1 maggio: l’impegno per difendere il lavoro nei messaggi di politici e sindacati

Redazione 2

1 maggio: l’impegno per difendere il lavoro nei messaggi di politici e sindacati

Sab, 01/05/2021 - 11:24

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Oggi, 1 maggio, politici e sindacalisti stanno lanciando messaggi che promettono impegno per ricostruire quel sistema consentirà di riportare gli italiani a lavoro.

A tracciare un quadro dell’evoluzione in atto è il Rapporto Ugl-Censis. Sono 1,5 milioni i lavoratori poveri: in dieci anni +84% e +690mila in termini assoluti. Un vero e proprio boom di nuova povertà da retribuzioni insufficienti.

In particolare, nel decennio sono triplicati i lavoratori in proprio poveri: +230% per il mondo di partite Iva a basso potere contrattuale.

Nel 2019-2020 gli occupati poveri segnano +269mila unità (+22%). Tra i lavoratori in proprio i poveri sono aumentati del 48% e tra gli operai del 22%.

Il lavoro ancora più svalorizzato, ecco la pesante eredità di un anno di pandemia, che lo ha reso anche meno sicuro, visto che il 65,2% dei lavoratori si è sentito perseguitato dalla paura di finire in gravi difficoltà economiche. Un sentimento più forte nelle aziende tra 10 e 49 dipendenti (74%). 

“Buon Primo Maggio. In particolar modo a tutti i nostri connazionali che, anche in questo periodo di pandemia, sono rimasti in prima linea, in Italia e all’estero”. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Grazie al personale sanitario – prosegue il ministro – e ai nostri militari che non si sono mai risparmiati per il bene del Paese. Ma anche alle tante categorie colpite da questa crisi, lavoratori che con dignita’ hanno faticato il doppio per andare avanti. Con l’incremento delle vaccinazioni e i progetti del Pnrr avremo nuove opportunita’ da sfruttare al meglio per risollevarci. E’ proprio dal lavoro che dobbiamo ripartire, perche’ il lavoro e’ la cura, e’ la nostra priorita’. Dobbiamo concentrare ogni sforzo per recuperare il terreno perduto, creare nuova occupazione e restituire alle nostre famiglie quel sorriso che la pandemia ci ha portato via. Viva l’Italia”.

“Per noi quest’anno non e’ un primo maggio normale, non e’ semplicemente una festa, quest’anno il primo maggio e’ una giornata di mobilitazione di lotta perche’ noi vogliamo rimettere al centro il lavoro, la sua capacita’ di cambiare le cose la sua capacita’ di curare il paese, di curare le persone”, dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un videomessaggio di ‘auguri’ per la festa dei lavoratori, un “buon primo maggio di impegno e di lotta”. Non e’ un primo maggio ‘normale’, dice il segretario generale dell Cgil, perche’ oggi “stiamo facendo i conti con una pandemia pesantissima che sta colpendo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori in tutto il mondo. Una pandemia che sta aumentando le diseguaglianze e che sta facendo emergere un modello di sviluppo sbagliato che in questi anni ha svalorizzato il lavoro e che ha sfruttato l’ambiente e che oggi mostra tutta la sua debolezza”. 

“Non c’è festa senza lavoro. In questo #1maggio pensiamo a chi il lavoro l’ha perso, ai posti a rischio, alle difficoltà di tante famiglie. Siamo chiamati a fare di più per lavoratori autonomi e partite Iva, per chi resiste, per chi è pronto a rimboccarsi le maniche e a ripartire”. Così su Twitter la ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini. 

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