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Sicilia: intesa con il governo nazionale su disavanzo, tagli per quasi 2 mld

Redazione

Sicilia: intesa con il governo nazionale su disavanzo, tagli per quasi 2 mld

Gio, 14/01/2021 - 19:28

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Tagli per un miliardo e 740 milioni di euro. Tanto vale l’accordo tra Stato e Regione Siciliana per il ripiano decennale del disavanzo, che il governo regionale si impegna a realizzare dal 2021 al 2029 con misure decisamente onerose puntando a una contrazione della spesa corrente per i prossimi anni. La riduzione strutturale della spesa corrente, destinata al ripiano del disavanzo, dovrebbe garantire un risparmio di 40 milioni gia’ dal 2021 e di 80 nel 2022, per crescere gradualmente e arrivare cosi’ a 285 e 300 rispettivamente nel 2028 e 2029, per un totale di 1 miliardo e 740 milioni di euro. Nel documento, che l’AGI ha potuto leggere, si fa riferimento alla razionalizzazione delle partecipazioni societarie e al completamento e alla definitiva chiusura delle procedure di liquidazione coatta delle societa’ partecipate e degli enti in via di dismissione; alla riduzione dei vitalizi dei consiglieri regionali e alla riduzione e trasferimenti all’ARS; all’incremento del lavoro agile e riduzione del trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale. In questo caso l’obiettivo e’ un taglio del 20 per cento annuo della spesa.

Un altro fronte riguarda i risparmi che invece si possono ottenere dalla riorganizzazione della struttura amministrativa della Regione; dalla riforma consorzi dei bonifica e altri enti GAP e dalla riforma dei forestali con una riduzione dei costi del 40 per cento. Un risparmio analogo si attende dalla riduzione di spesa per locazioni passive; degli oneri finanziari compresi quelli da contratti derivati; dalle semplificazioni amministrative e dalla digitalizzazione e dematerializzazione degli atti. Infine, da ulteriori tagli a trasferimenti a enti e societa’ GAP anche mediante riduzione compensi organi amministrazione e controllo e dirigenza (anche in questo caso l’obiettivo e’ del 40 per cento). Tra i sette punti che compongono il documento, infine, c’e’ anche l’obbligo per la Regione a “non autorizzare con propria legge l’esercizio provvisorio oltre il 28 febbraio 2021”.

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