In Sicilia, a partire dall’8 gennaio la ripresa delle attivita’ didattiche per le scuole secondarie di secondo grado sara’ limitata al 50% dell’utenza studentesca, con un incremento fino al 75% a partire dal 18 gennaio. E’ quanto previsto dalla Regione Siciliana, secondo quanto comunicato in una circolare dell’Assessorato dell’Istruzione. A partire dal 18 gennaio, inoltre, in base alle esigenze rappresentate a livello provinciale, si prevede anche la possibilita’ di fasce orarie differenziate per l’ingresso e l’uscita degli studenti. “Il punto fondamentale e’ tenere d’occhio l’andamento della curva epidemiologica”, ha detto all’Italpress l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. Per l’assessore occorrera’ osservare “cosa succede nella prima settimana” dopo la riapertura.
Per la ripresa delle attivita’ cosi’ come e’ previsto dalla circolare, pero’, ci sono “due condizioni: che nel frattempo – ha evidenziato Lagalla – non intervengano diverse disposizioni nazionali e che la curva del contagio in Sicilia non abbia scarti di progressione che ci potrebbero consentire atteggiamenti piu’ prudenti”. “Abbiamo immesso – ha poi aggiunto l’assessore – anche la possibilita’ di avviare gli screening, con i test veloci, all’interno delle scuole secondarie di secondo grado, cosi’ come abbiamo fatto per le scuole dell’infanzia, primarie e medie”. “Pur monitorando – ha proseguito -, non abbiamo mai registrato cluster di contagio all’interno delle scuole”. Il contagio, quindi, ha evidenziato l’assessore, “non si genera nelle scuole ma arriva” dall’esterno.
“In tutta Italia – ha continuato – le scuole secondarie di secondo grado sono state chiuse perche’ il punto fondamentale era l’assembramento esterno e i mezzi di trasporto. Adesso, attraverso le prefetture e piani operativi provinciali, e’ stato realizzato un piano di potenziamento dei trasporti che pensiamo possa consentire – ha concluso – un migliore distanziamento e un maggiore frazionamento delle persone evitando il sovraccarico nei mezzi di trasporto”.

