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Smart working, smart Look? A casa, come a lavoro, vestiti bene!

Redazione 2

Smart working, smart Look? A casa, come a lavoro, vestiti bene!

Lun, 09/11/2020 - 10:18

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Lo smart working ha ridotto le opportunità di uscire e con esse anche la voglia di “vestirsi bene”.

A rimanere chiusi nell’armadio, però, spesso non sono soltanto i tacchi alti. La tendenza che spesso domina, dietro uno schermo con webcam, è quella di trascurare il proprio aspetto e look.

Lavorare da casa non deve significare restare in pigiama o in tuta. L’abbigliamento, come approccio motivazionale, è fondamentale anche se non abbiamo in programma una webconference.

La scelta più ovvia, quella del pigiama, dunque deve essere scartata. Meglio optare, invece, per un abbigliamento casual, meno formale ma senza tralasciare qualche accessorio che avreste comunque indossato.

Gli esperti, infatti, suggeriscono di mantenere il più possibile le “vecchie” abitudini. Questo consentirà di essere maggiormente produttivi perché immedesimati nelle vecchie routine.

L’eccessivo comfort, infatti, può influenzare la psiche.

“Pollice in su” per maglie ampie o confortevoli senza eccessive scollature. Bisogna ricordare, infatti, che in caso di videoconferenza sarà soltanto il busto ad essere visibile. Meglio scegliere tonalità chiare e pastello perché quelle più scure, in video, potrebbero creare un effetto ancora più cupo.

Pantaloni ampi e gonne lunghe saranno particolarmente confortevoli durante l’home working.

Per evitare di “vivere” in ciabatte potrete acquistare delle scarpe ballerina o delle sneakers adatte solo per queste occasioni. Non uscendole mai dall’appartamento rimarranno ben pulite nelle suole (importante fattore igienico) ma vi permetteranno di farvi sentire “al lavoro”.

Ultimo dettaglio è legato agli accessori. Collane e orecchini possono essere vistosi. Vi permetterà di sentirvi glamour e, dal remoto di uno schermo, sicuramente saranno meglio visibili rispetto a dei luminosi anche se piccoli “punti luce”.

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