
MUSSOMELI – “Io credo: risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore“! Sono state appena celebrate le esequie, nella chiesa di Cristo Re, presiedute dal parroco don Salvatore Tuzzeo che, nell’omelia, si è soffermato sulla figura del compianto e stimato prof. Calogero Canalella, già sindaco del Comune di Mussomeli e docente di scuola media presso l’Istituto di Via Concetto Marchesi. Un rito funebre , svoltosi con le modalità restrittive della vigente normativa per la pandemia in atto. Visibili il labaro del Comune di Mussomeli e i vigili urbani.. A rendergli omaggio, l’amministrazione comunale col sindaco Catania e l’assessore Seby Lo Conte, rappresentanti della scuola, nonché estimatori. Presente il nuovo comandante provinciale dei vigili del fuoco di Caltanissetta Ingegnere Giovanni Palmieri, accompagnato dal funzionario geometra Francesco Turco, Tanti gli apprezzamenti sul social Così lo ricorda il dott. Mario Difrancesco, venuto a conoscenza della sua dipartita : “Ho appreso con dispiacere la dipartita del prof. Canalella, primo Sindaco di Mussomeli eletto direttamente dagli elettori. Ho conosciuto il prof. Canalella dapprima non fisicamente ma attraverso degli articoli pubblicati su “Progetto Vallone” nei quali prendeva delle posizioni precise e nette nei confronti di chi aveva mortificato Mussomeli e si chiedeva ,tra l’altro, dove stesse la classe dirigente del paese, gli intellettuali e i politici anche di livello superiore a quello locale. Ricordo una specie di lamento accorato quando chiedeva se si è “ uomini di grano o uomini di paglia”. In seguito lo conobbi personalmente, quasi cercandolo nei luoghi di incontro. Piccolo di statura, molto semplice, di buon carattere, con la sua difficoltà ad articolare la parola, ma con un sorriso aperto che era la spia della sua anima. Fu naturale , allorchè si appressavano le nuove elezioni del ‘93, dopo un periodo di commissariamento del comune, che insieme a tanti altri amici pensammo a lui come possibile candidato, e fummo contenti della sua accettazione entusiasta. Si preannunciava una campagna elettorale difficile, quasi impossibile in relazione agli avversari che andavamo a sfidare. Formammo anche una lista con molti giovani, con gente entusiasta e che non si rassegnava alla rassegnazione”.
“Non senza sorpresa cominciammo a seguire lo spoglio delle schede che subito mostrò l’avanzata e la vittoria del prof. Canalella. Scelse una bella squadra di assessori , volti nuovi e giovani, e cominciò l’avventura pur sapendo di avere a che fare con un consiglio comunale non favorevole. “voglio trasformare il municipio in un palazzo di vetro” era il suo motto. A ragione fu chiamato il sindaco della primavera di Mussomeli, perché era una ventata di aria nuova quella che si viveva. E le tante cose realizzate lo stanno a dimostrare. Fu un sindaco onesto, trasparente e coraggioso, aperto alle novità, con una visione europea del ruolo dei sindaci. Affrontò con dignità la prova della sfiducia fattagli da alcuni consiglieri e con nuova sorpresa il popolo lo riconfermò con un referendum. Nella maniera di amministrare dimostrò coraggio e buon senso. Non gli mancarono comunque alcune disavventure. Le buone maniere, la gentilezza, il rispetto per gli altri e il sorriso non gli mancarono mai. E’ stato per me il miglior sindaco di Mussomeli. E il mio giudizio , qualche anno fa, è stato confortato da un sondaggio informale tra i cittadini , se non ricordo male organizzato da uno dei nostri giornali on line, su chi fosse stato il miglior sindaco di Mussomeli, che in maggioranza indicarono il suo nome. Certo qualche errore lo ha commesso, come capita a tutti, ma la sua figura ne esce sempre da gigante. Oltre alla sua attività di Sindaco importate è stata la sua funzione di insegnante e di studioso della storia locale e di conoscitore della cultura classica. Mi resta il rammarico di non essere andato a trovarlo nel periodo della sua malattia, il virus mi ha un poco condizionato”.






