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Milazzo: brutalmente ucciso e bruciato per rubare 650 euro di pensione

Redazione 2

Milazzo: brutalmente ucciso e bruciato per rubare 650 euro di pensione

Lun, 16/11/2020 - 08:50

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I carabinieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ettore Rossitto, 56 anni, di Milazzo, ritenuto responsabile dell’omicidio di un pensionato, Giovanni Salmeri, di 73 anni.

Il provvedimento e’ stato emesso dal gip presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura. Le ipotesi di reato contestate sono di omicidio premeditato e distruzione di cadavere.

L’ordinanza scaturisce dagli esiti delle indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Milazzo, a seguito del rinvenimento, avvenuto il 29 luglio 2020, nei pressi di una discarica abusiva in localita’ Scaccia di Milazzo, del cadavere carbonizzato di un uomo, recante varie ferite d’arma da taglio.

Le prime indagini risultarono particolarmente difficoltose in quanto il corpo della vittima era irriconoscibile e, a seguito del sopralluogo, furono rinvenuti solo un cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio contenente 1 euro, tre mazzi di chiavi e un coltellaccio da cucina.

Non c’erano documenti identificativi, ne’ effetti personali utili a dare un nome al defunto. L’autopsia rivelo’ come l’uomo, caucasico, alto 1,65, prima di essere dato alle fiamme era stato colpito da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea, verosimilmente utilizzando il coltello trovato sulla scena del crimine.

Nel corso delle successive indagini, i Carabinieri hanno proceduto alla visione e analisi di piu’ di 10.000 ore di registrazione di filmati estrapolati da oltre 40 telecamere di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, ubicati nella zona del rinvenimento.

Tale attivita’ ha consentito di individuare, nella mattinata del 28 luglio, il transito, lungo la strada conducente sul luogo in cui verra’ poi rinvenuto il cadavere, di un ciclomotore con a bordo due uomini, uno dei quali, il passeggero, vestiva un cappello con visiera di colore verde simile a quello repertato sul luogo del delitto e un abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti indosso al cadavere bruciato.

Mettendo a sistema tale scena con ulteriori immagini tratte da altre telecamere della zona, gli investigatori hanno avuto modo di individuare una densa colonna di fumo proveniente dal luogo del delitto, compatibile con l’incendio del cadavere e, poco dopo, il passaggio dello stesso ciclomotore, questa volta con a bordo il solo conducente, da una strada proveniente dal luogo dell’omicidio.

Partendo da alcuni elementi distintivi del ciclomotore e del casco del conducente, i carabinieri sono riusciti ad individuare un fotogramma tratto da un’ulteriore telecamera, da cui era possibile rilevare la targa del mezzo e, in questo modo, giungere all’identificazione del proprietario: Ettore Rossitto.

L’uomo e’ stato quindi sottoposto a monitoraggio e questo ha consentito agli investigatori di accertare i suoi pregressi rapporti di conoscenza con Giovanni Salmeri, che risultava irreperibile da tempo, sebbene nessuno ne avesse denunciato la scomparsa.

L’identificazione del cadavere e’ avvenuta proprio a seguito dell’accesso eseguito dagli investigatori presso l’abitazione della vittima, effettuata utilizzando uno dei mazzi di chiavi rivenuti sulla scena del crimine. L’uomo viveva da solo e in pessime condizioni igienico sanitarie e i vicini confermavano di non averlo piu’ visto sin dal mese di luglio.

La visione di ulteriori telecamere ha consentito, inoltre, di individuare delle immagini risalenti alla mattina del 28 luglio, ritraenti Salmeri in compagnia di Rossitto nei pressi di un ufficio postale di Milazzo.

Da successivi accertamenti e’ emerso che Salmeri aveva ritirato, poco prima, 650 euro di pensione. Sulla base di tale circostanza, le attenzioni dei carabinieri si sono concentrate su Rossitto che, sulla base di una ipotesi investigativa, dopo avere condotto Salmeri in una localita’ isolata, sulla sponda del fiume Mela, verosimilmente avrebbe sottratto alla vittima il denaro della pensione appena riscossa dall’ufficio postale per poi ucciderla con 11 coltellate, dando alle fiamme il corpo.

L’indagato e’ stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

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