Le persone grate alla vita sono persone felici; la gratitudine è un sentimento importante, i cui effetti benefici sono stati confermati da numerose ricerche. Tuttavia, non tutti nasciamo grati e spesso, dimentichiamo il lato migliore della nostra esistenza, spazzato via dalle piccole preoccupazioni quotidiane.
La gratitudine, però, si può coltivare e far crescere dentro di noi, come un giardino fiorito; esistono alcuni esercizi per farlo. Il più semplice tra essi – è una pratica alla portata di tutti – è senza dubbio il diario della gratitudine.
Per realizzarlo bastano 15 minuti da dedicare almeno una volta a settimana.
Potranno adottarlo tutti i bambini che hanno già imparato a scrivere e, se lo desiderano, aggiungere disegni o tratti personalizzanti.
La sera, prima di andare a dormire, si invita il bambino a scrivere su un’agenda, un quaderno o un diario fino a 5 cose che sono successe nell’arco della giornata o della settimana e per le quali è importante essere grati.
Non bisogna solo tracciare un elenco puntato ma, anche brevemente, spiegarne il perché e indicare le emozioni vissute.
Scriverlo, e non soltanto citarlo, permetterà di fissare meglio nella mente il valore aggiunto di quei momenti. Durante i periodi di sconforto, inoltre, si potrà tornare indietro a riguardare quanto scritto per potersi ricordare subito perché bisogna essere grati alla vita.
Non si tratterà di un poema o un compito di letteratura da dover correggere. Non conta la forma ma, soprattutto, “la sostanza dei fatti”.
Possono essere momenti semplici, come una pizza con gli amici, una passeggiata nel parco o una visita alla nonna.
Piccole ma fondamentali gioie capaci di illuminare la vita di un bambino e mantenere accesa la consapevolezza degli eventi negli adulti.
I risultati sono stati studiati scientificamente: da una ricerca è emerso che questa abitudine genera umore positivo, gratitudine, ottimismo e di aver dormito meglio dopo questa pratica.

