Salute

Covid19, per i bagnini niente respirazione “bocca a bocca” in spiaggia.

Redazione 1

Covid19, per i bagnini niente respirazione “bocca a bocca” in spiaggia.

Gio, 14/05/2020 - 15:07

Condividi su:

La prossima estate i bagnini dovranno attendersi alle nuove disposizioni in materia di prevenzione del contagio da Covid 19 per svolgere la loro attività di salvamento in mare. Nel documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia messo a punto dall’Inail, infatti, a proposito di salvamento in mare, tra le misure anti contagio c’è, ad esempio, anche quella di evitare la respirazione “bocca a bocca” e di valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale . “Per quanto concerne l’attività di salvamento in mare – si legge nel documento – svolta dal “bagnino” o comunque di primo soccorso nei confronti dell’utenza, è da rilevare la necessità – stante la modalità di contagio da SARS-CoV-2 – di attenersi alle raccomandazioni impartite dall’Italian Resuscitation Council (IRC) nonché dall’European Resuscitation Council (ERC) nell’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare, riducendo i rischi per il soccorritore (nella valutazione del respiro e nell’esecuzione delle ventilazioni di soccorso), senza venire meno della necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente le vittime di arresto cardiaco”.

Secondo il documento: “Nel rispetto del criterio di sicurezza, è necessario quindi considerare e valutare come proteggere contestualmente i soccorritori dal rischio di contagio. Pertanto, ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare (RCP) su un adulto è necessario diffondere le indicazioni fornite da ERC e IRC come di seguito riportato. In attesa di nuove evidenze scientifiche, si raccomanda di valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni) con le modalità riportate nelle linee guida. Se disponibile un DAE utilizzarlo seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica. Si raccomanda di indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI). Al termine della RCP, il soccorritore deve lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool. Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile e prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti, se del caso”.

Pubblicità Elettorale