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“Vince” Caltanissetta, per l’antenna resta il vincolo: il Tar di Palermo ha respinto il ricorso di Rai Way

Lino Lacagnina - La Sicilia

“Vince” Caltanissetta, per l’antenna resta il vincolo: il Tar di Palermo ha respinto il ricorso di Rai Way

Sab, 25/04/2020 - 09:26

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L’antenna Rai che da 70 anni “domina” la città è salva. Niente riduzione dell’altezza (da 286 a 130 metri), né abbattimento totale. Almeno per il momento, sino a quando cioè Rai Way non deciderà di appellare dinanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa l’ordinanza emanata dal Tar Sicilia (pubblicata ieri) che ha rigettato in via cautelare i ricorsi proposti per la cancellazione del vincolo posto dalla Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta, in modo da potersi liberare di un bene improduttivo.

Senza volere scadere nei trionfalismi di campanile, va detto che la decisione della Camera di consiglio del Tar presieduta da Calogero Ferlito e della quale hanno fatto parte i consiglieri Roberto Valenti (estensore) e Sebastiano Zafarana, premia in maniera piena la città di Caltanissetta e tutti coloro che a titolo personale o che per il ruolo istituzionale ricoperto hanno dovuto…combattere contro il…gigante Golia. Ha vinto Davide, insomma, come quella volta… Ma c’è di più. L’esigenza sollevata da Rai Way di volere demolire l’antenna che si erge sulla collina Sant’Anna – nella cui zona circostante, nel corso degli anni, è stata autorizzata l’edificazione di una trentina di villette – si ritorce ora contro la società, perché il Tar ha sottolineato che, perdurando la validità del vincolo, Rai Way «ha l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione del bene di sua appartenenza, ponendo in essere ogni attività necessaria a garantire la sicurezza di cose e persone».

E non solo questo: a fare rispettare l’ordinanza emanata – «considerato che il prospettato costo eccessivo per gli interventi di messa in sicurezza (quantificato da Rai Way in 2 milioni di euro; n. d. r.) non possa costituire elemento sufficiente a sottrarre il proprietario dagli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) del bene culturale» e che «appare necessario che si provveda in via d’urgenza all’attiva – zione degli interventi di messa in sicurezza del bene culturale» – il Tar indica che sia il prefetto di Caltanissetta a vigilare. Quindi: lavori di messa in sicurezza da fare con urgenza a cura di Rai Way e sotto il controllo del prefetto Cosima Di Stani. Dal provvedimento del Tar escono rafforzati sia l’Amministrazione regionale dei Beni culturali (il direttore generale del Dipartimento Sergio Alessandro, la soprintendente di Caltanissetta Daniela Vullo e soprattutto il responsabile del procedimento Luigi Gattuso) che ha dimostrato equilibrio nella gestione della delicata vicenda, ma soprattutto il Comune di Caltanissetta (assistito dal responsabile dell’ufficio legale Daniela Sollima) che ora potrà vedere applicati gli effetti dell’ordinanza del sindaco Roberto Gambino che, a salvaguardia dei residenti, nei giorni scorsi aveva ribadito che Rai Way aveva la responsabilità di provvedere al più presto per ripristinare le condizioni di sicurezza per le persone residenti nelle villette esistenti sulle pendici della collina.

Le quali ora hanno due certezze: che non dovranno lasciare le loro case (ma la sospensione del provvedimento è “temporanea”, legata al periodo di emergenza Covid-19) e che presto verranno eliminate le condizioni di rischio della struttura che si erge sulle loro teste. Esce vittorioso da questa “battaglia” anche il Comitato Parco Antenna Sant’Anna presieduto da Renato Mancuso, costituito nel 2013 per tutelare e valorizzare l’area e di cui fanno parte tra gli altri: l’associazione Radioamatori Italiani, Italia Nostra Caltanissetta e Italia Nostra Sicilia, Wwf Sicilia Centrale, Lipu Caltanissetta, Pro Loco Caltanissetta, alcuni istituti scolastici del territorio, l’associazione Leva Digitale, l’associazione Archeologica Nissena, Legambiente Caltanissetta, la federazione provinciale del MoVi, la sezione nissena dell’associazione Dante Alighieri.

Ma attenzione: per tutti i protagonisti di questa complicata vicenda comincia ora la fase più difficile. Nelle more che Rai Way reiteri la sua richiesta dinanzi al Cga, infatti Soprintendenza, Comune, residenti, e soprattutto il Comitato di cittadini, dovranno essere capaci di redigere un progetto per la valorizzazione e la tutela di tutta l’area che circonda l’antenna, che possa risultare credibile e concretamente attuabile affinché antenna e locali di proprietà di Rai Way, così come l’area circostante da trasformare in parco urbano (ampio ben 10 ettari), possano diventare punto di riferimento dei nisseni, visto che il Consiglio comunale così ha deciso nel 2005 scongiurando ogni possibile appetito di speculazione edilizia.

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