Salute

Migranti: armatore, li salviamo nel nome di mio figlio. Soccorso barcone al largo Malta, naufraghi ora verso Lampedusa

Michele Spena

Migranti: armatore, li salviamo nel nome di mio figlio. Soccorso barcone al largo Malta, naufraghi ora verso Lampedusa

Gio, 25/07/2019 - 22:23

Condividi su:

 “Noi soccorriamo con tutto il cuore i migranti in difficolta’, e lo facciamo anche come omaggio alla memoria di mio figlio morto”. Gaspare Giarratano, 63 anni, ha la voce ferma. La sua e’ diventata una missione dopo la morte del figlio. E’ l’armatore della “Accursio Giarratano”, il motopeschereccio di Sciacca (Ag) che la notte scorsa ha sospeso le proprie attivita’ di pesca quando si trovava a circa 50 miglia dalla costa di Malta dopo essersi imbattuto in un gommone carico di migranti disidratati e in evidente difficolta’. Non e’ la prima volta che a questa imbarcazione, al comando c’e’ Carlo, l’altro figlio di Gaspare, capita di incontrare sulla propria rotta barconi o piccole imbarcazioni piene di disperati. Succede spesso, anche perche’ l'”Accursio Giarratano” e’ un natante autorizzato alla pesca mediterranea, che puo’ solcare le acque internazionali. “E tutte le volte noi facciamo il nostro dovere, sbracciandoci e aiutando uomini, donne e bambini, perche’ e’ giusto cosi'”, dice orgoglioso l’armatore. “Mio figlio Accursio – spiega – e’ morto nel 2002, dopo una lotta lunga due anni contro un male incurabile che lo aveva colpito. Se n’e’ andato che aveva appena 15 anni, e la nostra barca oggi porta il suo nome. Come potremmo voltarci dall’altra parte – aggiunge – di fronte alle richieste di aiuto che provengono da esseri umani, che possono essere anche bambini, che magari ci guardano con gli occhi di mio figlio? No, noi li salviamo, e lo facciamo anche pensando al mio ragazzo, perche’ lui era come noi, e da lassu’ ci benedice”. Intanto, dopo il no opposto alla “Accursio Giarratano” dall’autorita’ maltese alla disponibilita’ di un porto sicuro dove fare sbarcare il gommone, nella zona di mare dove il motopeschereccio si e’ fermato per assistere i migranti, e’ arrivata la motovedetta cp319 proveniente da Lampedusa, che ha preso in carico i migranti accogliendoli a bordo e riprendendo la propria rotta verso l’isola agrigentina. “Adesso ci sentiamo piu’ tranquilli, possiamo tornarcene a casa”, dice il comandante del motopeschereccio Carlo Giarratano.

(di Massimo D’Antoni) (ANSA)