Salute

Leonardo “Io avvocato siciliano che vivo per il mare”

Michele Spena

Leonardo “Io avvocato siciliano che vivo per il mare”

Mer, 01/02/2017 - 15:50

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“Se chiudo gli occhi e mi lascio alle spalle i rumori assordanti della città riesco a sentire il suono delle onde e a ritrovare quella quiete interiore che solo il mare riesce a darmi” così Leonardo Guida, 48 anni, noto civilista nisseno, racconta il suo amore per il mare e la passione per la pesca in apnea e l’apnea.

Una passione legata alle sue origini trapanesi, il nonno infatti subito dopo la Grande Guerra si trasferì a Caltanissetta dove mise su famiglia.

“Più che una passione – afferma Leonardo Guida –  io la definisco una ‘malattia’,  qualcosa che mi prende molto dentro,  a cui non potrei mai rinunciare. La punizione più grande che mi potrebbero dare sarebbe quella di tenermi incatenato per non poter andare a mare. In città mi sento un pesce fuori dall’acqua così quando posso, lavoro permettendo,  scappo per dirigermi nelle zone marittime e dopo aver indossato la muta, la maschera e snorkel, le pinne e la zavorra mi tuffo a  mare dove ritrovo le mie origini e la serenità”.

Nel 2008 dopo un percorso da apneista,  ha conseguito il corso di istruttore seguendo la parte teorica a Lignano Sabbiadoro e quella propriamente tecnica a Sharm el Skeikh.

Oggi istruttore di Apnea Academy, Leonardo Guida, ha accumulato numerose esperienze nel corso degli anni duranti i quali ha girato il mondo e ha conosciuto i più grandi personaggi dell’apnea tra cui  Umberto Pelizzari, al quale è legato da una profonda amicizia, Stefano Tovaglieri tecnico della nazionale  e il campione mondiale neozelandese  William Trubridge che di recente ha conquistato il record del mondo a rana subacquea in profondità a -102 mt. E’ stato anche assistente nei campionati di Ilaria Molinari, una delle più forti apneiste italiane.

“Da piccolo – ci racconta Leonardo  – seguivo in barca mio zio Francesco, appassionato pescatore, lui  ha fatto scattare in me la molla per la pesca in apnea, una passione che giorno dopo giorno è diventata sempre più forte e che non ho mai più abbandonato. Una disciplina che al pari delle altre richiede impegno fisico, mentale e un certo stile di vita: niente alcool, riposi adeguati, una sana alimentazione e un allenamento costante”. “L’apnea – aggiunge – è uno stile di vita che richiede concentrazione, saper controllare le emozioni e saper respirare. Non si diventa apneisti dall’oggi al domani, occorre un percorso”.

-60 mt in assetto costante, 5 minuti e 40 di apnea statica e 100 metri di apnea dinamica i record che sinora ha raggiunto e che conta di migliorare anche se il suo obiettivo è quello di stare bene con se stesso e con gli altri.

“L’apnea ti permette di scoprire – dichiara Leonardo Guida – un mondo diametralmente differente da quello terrestre, erroneamente definito come il mondo del silenzio: il mare ha una sua voce,  piacevole da ascoltare. Una realtà che può riservarti sempre delle magnifiche esperienze. Chi si immerge con le bombole lo fa per guardare il mondo sottomarino, chi si immerge in apnea lo fa per guadarsi dentro. Nell’apnea infatti ti trovi sospeso nel blu, con un cavo guida che ti segna la strada per la profondità e la superficie, in questa circostanza non vedi il fondo, i pesci, ma l’aspetto interiore, ti scontri con le tue paure dal buio alla profondità, le paure ancestrali”.

Per anni ha partecipato alle gare di pesca in apnea facendo da “angelo custode”, al livornese Maurizio Ramacciotti, con il quale ha vinto il campionato italiano nel 2006 a Bosa in Sardegna.

“Potrei raccontare aneddoti di tutti i generi  –  afferma  Leonardo, ricordando il sodalizio con il grande Ramacciotti –  per ben 10 anni sono stato il suo barcaiolo nei campionati italiani di pesca in apnea. Credo che per gli amanti della pesca in apnea vivere a stretto contatto con il proprio beniamino sia la massima aspirazione; sotto questo aspetto posso ritenermi fortunato. Ringrazio Maurizio per avermi fatto crescere come uomo e come pescatore,  per i momenti gioviali passati insieme, per avermi spalancato le porte di un mondo sconosciuto ai più, per avermi dato l’opportunità di conoscere persone meravigliose e per tutti i consigli per la vita di tutti i giorni”.

“Sinora – continua – ho partecipato a poche gare in campo apneistico. In molti infatti confidano in me, sulla mia affidabilità e la mia capacità di dare  sicurezza in acqua come assistente di profondità così spesso e volentieri devo mettere da parte il mio spirito agonistico per dare assistenza a chi gareggia”

E’ stato assistente in profondità lo  scorso 16, 17 e 18 settembre a Ustica al “Campionato italiano di apnea” dove Alessia Zecchini non è riuscita a raggiungere il record mondiale in assetto costante con attrezzi monopinna a -102 metri a causa delle avverse condizioni atmosferiche e delle correnti in profondità  che hanno limitato le sue prestazioni, mentre Chiara Obino ha migliorato il record di immersione in apnea in assetto costante con le due pinne staccando il cartellino testimone a – 82 metri di profondità così divenendo la campionessa del mondo di specialità.

Questo il consiglio che Leonardo Guida vuole dare a chi intende intraprendere questa disciplina:

“L’apnea è uno sport per tutti da zero a 90 anni, è comunque un’attività rischiosa. Come dice il mio maestro Umberto Pelizzari non è in sé e per sè pericolosa la macchina ma come la si guida. Avere le opportune conoscenze e mettersi nelle mani di un valido istruttore sono le prime regole da rispettare così come rispettare il mare e conoscersi profondamente”.

Michele Spena

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