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Duplice omicidio Palermo: fermati coniugi, “mafia non emerge”

Redazione

Duplice omicidio Palermo: fermati coniugi, “mafia non emerge”

Ven, 04/03/2016 - 10:13

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7819_foto-polizia-91PALERMO – Svolta nelle indagini sul duplice omicidio commesso ieri mattina a Palermo. Nella notte, confermano fonti della Questura, sono stati fermati i coniugi interrogati per ore negli uffici della Squadra mobile. Si tratta di un geometra impiegato comunale e della moglie casalinga. Una coppia di insospettabili, appassionata di armi. A inchiodarla sarebbero una telecamera piazzata davanti a una villa di via Falsomiele e un testimone. Il finale tragico di una storia di contrasti culminata nell’uccisione di Giuseppe Vela, 53 anni, e Vincenzo Bonta’, 45 anni, genero del boss Giovanni Bontade. Proprio questa parentela, oltre alle modalita’ e al luogo dell’agguato, avevano fatto subito convergere sulla pista mafiosa. Sul movente sono in corso accertamenti; tra le piste quella di una vendetta maturata per un confine tra i terreni della coppia e quella del vicino Bonta’ in un’area un tempo feudo di mafia. Ma al momento resta una ipotesi. Quel che appare al momento certo, come dicono fonti qualificate della Mobile, in questa vicenda la pista mafiosa “non emerge”.

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