CALTANISSETTA – Ma vi è tutta questa differenza tra la serie C e la serie D? Questa è la domanda ricorrente che negli ambienti cittadini si fanno i “non addetti” ai lavori che mettono a confronto la cavalcata trionfale dell’Albaverde della scorsa stagione in D con la “waterloo” di questa prima metà di campionato in C.
Un dato di fatto è incontestabile: sicuramente la squadra dello scorso anno era più completa e in questa stagione sono venute a mancare alcune pedine che erano state determinanti in D, inoltre la sensazione è che il gruppo sia meno convinto e consapevole delle proprie possibilità, meno predisposto al sacrificio settimanale che può portare a colmare il gap tecnico.
E alla fine è inevitabile che la partita è al 95% lo specchio del lavoro settimanale.
La sostanza attuale è quindi che la formazione nissena è tornata da Altofonte con la decima sconfitta consecutiva stagionale al termine di una gara “giocata a metà”.
La squadra allenata da Lucio Tomasella ha disputato due set alla pari con le avversarie (perdendo il primo e vincendo il terzo entrambi ai vantaggi) ma ha ceduto in malo modo il secondo e quarto parziale, mollando gli ormeggi e restando in balia delle padrone di casa con punteggi finali mortificanti che nell’ultimo gioco sono stati “addolciti” dall’ingresso delle seconde linee meno disposte ad abdicare delle titolari.
Sta qui la differenza tra le padrone di casa e le ospiti.
Le altofontine costituiscono un complesso giovane con due sole punte di diamante (capitan MartinaPirrone e la 16enne Doriana Lo Jacono) e con il resto del gruppo che si mette umilmente a disposizione della causa comune creando una compattezza che ha portato negli anni questo sestetto guidato da Marco Adornetto a conquistare sempre la permanenza in serie C nonostante il continuo ricambio di organico.
Le nissene invece fanno della discontinuità il proprio peggior difetto con gare giocate a sprazzi e azioni pregevoli alternate a vuoti ingiustificabili.
In questa chiave va vista anche la gara di Altofonte: nel primo set la squadra ha giocato alla pari sfruttando anche gli errori avversari e perdendo per una inerzia, nel terzo le nissene hanno giocato una buona pallavolo trovando l’accelerazione giusta nel finale fino al 20 a 24 ma correndo il rischio di compromettere tutto lasciando per ben tre volte l’iniziativa alle padrone di casa che hanno rimontato fino al 23 a 24 .
Ma nel secondo e quarto parziale, pur non essendoci alcuna giustificazione, la POSTAexpress®Albaverde è letteralmente crollata perché gli assi su cui si fonda l’ossatura della squadra (Martina Cammarata, Angela Mosca e Lorena Tilaro) hanno avuto un incomprensibile calo di rendimento che ha portato il gruppo (già flebile sul piano nervoso) a disunirsi in quanto non vi sono altri elementi (pensiamo alle centrali Erba e Di Maggio) in grado caratterialmente di trascinarlo.
Come esempio basti dire che Cammarata ha realizzato 8 dei suoi 15 punti finali nel solo terzo set, mentre negli altri tre ha avuto numeri da “riserva”: ma è anche chiaro che il risultato finale non può addebitarsi solo a una singola giocatrice ma viene fuori da una prestazione globale sicuramente non all’altezza dell’intensità che richiedeva una gara importantissima per la classifica come quella di Altofonte.
Per completezza di informazione bisogna anche sottolineare che dalla trasferta in terra palermitana il coach Tomasella torna anche con alcune risposte positive: in primo luogo la prova di Martina Di Vitasempre più padrona del ruolo di schiacciatrice (deve solo migliorare le percentuali in battuta), la crescita di Laura Salamone e la spregiudicatezza con cui sono entrate in campo le giovani Beatrice Mosca,Gloria Romano e Maria Carla Amico (nella foto) che si candidano per avere più spazio in prima squadra.
Con la classifica sempre più deficitaria ora in casa Albaverde si viaggia a vista.
“A questo punto della stagione – ha dichiarato a fine gara il presidente della POSTAexpress® Albaverde Fabrizio Montagnino – è difficile fare pronostici. Mi dicono che nello spogliatoio le ragazze sono ‘incazzate’, ma credo che gli unici che avremmo diritto ad arrabbiarci siamo noi dirigenti. Sono le giocatrici insieme al tecnico che devono fare una profonda riflessione che deve portare ad una modifica dei comportamenti senza ulteriori parole. Gli alibi non servono a nessuna e lo scaricabarile nello sport è da vigliacchi. Ognuna di loro si assuma le proprie responsabilità e solo dopo ciò potremo veramente capire quanto valiamo”.
Questo il dettaglio della gara di Altofonte:
Ciità di Altofonte – POSTAexpress®Albaverde 3 – 1 (26/24; 25/10; 23/25; 25/17).
Altofonte: Castelbuono, Ignoffo, Inchiappa, Lo Iacono, Mirto, Pirrone (ne), Pojero, Rossofuoco (ne), Scicchigno (ne), Santangelo (L1), Vassallo (L2) (ne). All. Adornetto – Mirto.
POSTAexpress®: Mosca A. 7, Di Maggio 1, Erba 4, Gervasi C., Cammarata (K) 15, Amico 1, Salamone 8, Mosca B., Romano 1, Ciancio (ne), Di Vita 9, Tilaro (L). All. Tomasella
Arbitri: Gabriele Mantegna e Daniele De Lisi della sezione di Palermo.

