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Cristiada. Pagano:”il film che lobby anti cristiane non vogliono far vedere”

Redazione

Cristiada. Pagano:”il film che lobby anti cristiane non vogliono far vedere”

Sab, 15/12/2012 - 15:25

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CALTANISSETTA – “Cristiada” è il titolo di un film tanto magnetico quanto inquietante. Narra della guerra civile combattuta negli anni Venti del secolo scorso in Messico e che pochi libri di storia al mondo hanno avuto il coraggio di raccontare.
In pochi anni il governo massonico e anticlericale di Plutarco Elías Calles (1877-1945) ebbe l’obiettivo di sradicare la fede del popolo messicano attraverso l’uccisione del popolo innocente. Erano gli anni in cui la Rivoluzione Bolscevica aveva iniziato a diffondere il comunismo in Russia e anche in altri Paesi accadde qualcosa di simile. Ma in Messico al contrario di altri Stati ci fu una grande, strenua e coraggiosa opposizione da parte della Chiesa Cattolica.
E’ incredibile come questa interessante parte della storia messicana, utile per capire e interpretare molti fatti a livello mondiale, siano stati insabbiati nonostante la repressione sia stata sanguinosissima. Oggi dopo 90 allo stesso modo si sta tentando di occultare la pellicola.
Il film, originariamente presentato con il titolo di ”Cristiada”, è stato ribattezzato “For Greater Glory” per motivi potremmo dire prudenziali, con la speranza che così facendo trovasse maggior fortuna nella distribuzione delle pellicole. Purtroppo così non è stato. Già da due anni infatti si parla della sua uscita nei cinema europei, che fin da subito ha trovato ostacoli e levate di scudi nonostante il cast di altissimo livello: Andy Garcia, Eva Longoria Parker, Peter O’Toole, Bruce Greenwood, Catalina Sandino Moreno, Eduardo Verasteguì, Bruce McGill, Oscar Isaac, Santiago Cabrera, Nestor Carbonell, Rubén Blades, Oscar Isaac. Anche il regista è niente male, quel Dean Wright, già supervisore del Signore degli Anelli, (“Le Due Torri” e “Il ritorno del Re”). La colonna sonora è stata composta dal famoso musicista James Horner, autore, fra le altre, delle musiche di Titanic, Braveheart, Apollo 13, A Beautiful Mind e La Maschera di Zorro. Insomma, un cast e una troupe incredibile a cui tutte le società di distribuzione dovevano fare la fila per ottenere l’esclusiva e invece hanno fatto “cartello” per impedirne il successo.
Perché questa totale ostilità per un film che frutterebbe incassi record al botteghino? Il problema è che il film, racconta e legge i fatti non dal punto di vista dei cattolici, quindi sulla base di interessi di parte, ma secondo la verità storica. Dalla pellicola, infatti, non traspare una idealizzazione della Chiesa, ma si mettono in luce anche gli aspetti negativi degli uomini che ne fanno parte, non nascondendo gli eccessi che li hanno visti protagonisti.
Questa impostazione ha dato credibilità e veridicità ai fatti descritti nel bel film di Dean Wright.
85 mila cattolici scesi a combattere contro il governo anti-cristiano e i quali fatti sono innegabili quanto terribili: trucidati in battaglia, definiti spregiativamente cristeros a causa della loro fede in Cristo Re.
Papa Pio XI (1857-1939) dedicò alla persecuzione anticattolica di quello sfortunato Paese ben quattro documenti magisteriali, tre dei quali furono nientemeno che encicliche, oggi opportunamente raccolti nel volume Encicliche sulle persecuzioni in Messico, 1926-1937 (Amicizia Cristiana, 2012, pp. 78, € 7,00).”
Appurato quindi, che l’uscita del film nei cinema europei ed italiani sarà quantomeno osteggiata così come è già successo in America non resta altro che diffondere la recensione con il “passaparola informatico” sperando che tutti si lavori con una sorta di virtuosa “catena di San’Antonio”.
Concludo: il film è tanto spettacolare quanto bello le ultime parole del film pronunciate da Padre Cristopher (nel film Peter O’Toole) fanno venire i brividi alla schiena:
“Non c’è gloria più grande di dare la vita per Gesù Cristo”.

Alessandro Pagano