SAN CATALDO – Continua incessante l’attività della Squadra Mobile, anche in una giornata di festa come quella ferragostana che ha fatto scattare le manette ai polsi di MOSCA Luigi, di anni 46, titolare dell’omonima impresa di pompe funebri sita in c.so Vittorio Emanuele a San Cataldo per il reato di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.

MOSCA Luigi è stato anche denunciato per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti unitamente al fratello MOSCA Gabriele, di anni 42, ed al cognato RIGGI Giancarlo, di anni 41 che nella mattinata odierna sono stati sottoposti al fermo di polizia giudiziaria disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica d.ssa Maria Pia Ticino.
I tre si erano divisi il compito di mantenere florida una piantagione coltivazione di marijuana alternandosi in dei veri e propri turni per irrigarle, visto anche il caldo torrido degli ultimi giorni.
Gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Caltanissetta, coordinati dal dirigente della Sezione Criminalità Organizzata Marzia Giustolisi, hanno chiuso il cerchio proprio a ferragosto, quando nessuno degli indagati si aspettava una zampata da parte della Polizia che, invece continua incessante l’attività nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore Nicastro per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Già da qualche giorno, gli agenti avevano saputo dell’esistenza di una piantagione in Borgo Furiana, agro di Caltanissetta; hanno cominciato a battere palmo a palmo il territorio fino ad individuare una azienda agricola che, ubicata su un terreno scosceso ed invisibile dalla strada, poteva ben prestarsi a celare la coltivazione illecita di piante cannabinoidi.
Sono stati predisposti servizi costanti di appostamento attorno allazienda agricola eliciocoltori mediterranei s.r.l. e venivano notati dei soggetti che a giorni alterni si recavano là per poi dirigersi in direzione di una piantagione di ficodindia che abbeveravano per una cinquantina di minuti circa. Questa anomala attenzione ad irrigare con tanta solerzia delle piante grasse – che di certo non abbisognano di tanta acqua – ha alimentato il forte sospetto di un’attività illecita di coltivazione di piante di stupefacenti.
Nel buio della sera, i poliziotti sono andati a vedere di presenza cosa effettivamente ci fosse tra quelle piante di ficodindia e si scopriva che là in mezzo, nascosta ad occhi indiscreti, vi era una piantagione di marijuana, le cui piante erano già in fioritura.
Da qui la necessità di sviluppare l’indagine per capire chi fossero i soggetti che si occupavano della illecita coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti che venivano identificati dopo attenti servizi in cui venivano fotografati e filmati – con l’ausilio di personale della Polizia Scientifica – nell’atto di annaffiare le piante. Individuati i soci dell’azienda e procurate le foto di ciascuno di loro, si aveva la corrispondenza con i soggetti fotografati dal personale di Polizia; quindi si individuavano con certezza gli autori del reato di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
Il 14.08.2012 veniva tratto in arresto perché colto nella flagranza del reato MOSCA Luigi, e venivano sequestrate ben 68 piante di marijuana interrate e già fiorite, prossime ad essere tagliate.
Venivano eseguite anche delle perquisizioni nelle abitazioni dell’arrestato e dei soggetti inquisiti; all’interno del caseggiato insistente dentro l’azienda agricola veniva rinvenuta e sequestrata altra marijuana conservata in un barattolo del peso complessivo di gr. 8,5 e grammi 1,0 di hashish; all’interno di un garage si rinvenivano nr. 15 vasetti in plastica con invasate altre piantine secche di marijuana.
Nelle prime ore della mattinata odierna venivano fermati, per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per quello di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti anche MOSCA Gabriele e RIGGI Giancarlo, inchiodati da prove schiaccianti, filmati e fotografie, fornite all’organo inquirente.
Le indagini continueranno per individuare gli altri anelli della catena dello spaccio della sostanza stupefacente coltivata e non si escludono ulteriori sviluppi investigativi da parte della Squadra Mobile nissena.

