CALTANISSETTA – E dire che, ormai, dopo averlo visto tante volte, avrei dovuto abituarmici. Invece no. Mi riferisco al saluto militare che le guardie d’onore, davanti l’ingresso di Palazzo Montecitorio, fanno ai vari deputati che varcano quella soglia. Quasi fossero dei personaggi importanti, dei Capi di Stato o, comunque, persone degne degli onori militari. Ad alimentare questa avversione concorrono i vari TG che, impietosamente, ci fanno vedere quasi ogni giorno, per almeno due volte, la stessa scena sia in diretta che come immagine di repertorio, di due rispettabilissimi appartenenti alle Forze dell’Ordine costretti a fare il saluto militare a tutti, buoni e cattivi.
Capisco che, trattandosi di un cerimoniale, non si possono selezionare le persone in base al loro “curriculum”. Ma capisco anche che, com’è noto a tutti, in Italia e all’Estero, in Parlamento ci sono parecchie decine tra condannati, indagati per mafia, indagati per corruzione, gente che ha scoperto di possedere appartamenti pagati da altri, gente che ha costruito la propria ricchezza tra corruzioni, connivenze, clientele, interessi personali a discapito di quelli della collettività. Persone che non meritano neanche di varcare quella soglia. Persone, insomma, che tutto meritano tranne il saluto militare. Quello stesso saluto militare che, ogni anno, viene rivolto al Monumento ai Caduti in un doveroso gesto da parte dello Stato. Mi chiedo se sia scritto da qualche parte che un Deputato è un superiore del Carabiniere e, come tale, ha “diritto” di essere salutato in quel modo. E se anche così fosse, mi dispiace ma, tra me e me, allo stato attuale, non mi sento di accettare questa norma. Anzi la contesto. Non voglio fare distinzione tra Camera e Senato. Sto facendo un discorso di carattere generale e mi piacerebbe che tale “riverenza”, non sapendo se chi sta varcando la soglia sia un pregiudicato, o un condannato in appello, o un indagato per mafia, o un tizio noto solo per essersi fatto corrompere, oppure una persona meritevole di tale saluto, mi piacerebbe, dicevo, che tale “riverenza” fosse abolita. Non fosse altro che per il rispetto dovuto alle Forze dell’Ordine.
Confesso che mi piacerebbe pensarla diversamente, ma i politici non mi sembrano molto interessati all’opinione dei cittadini.
Pasquale Trobia

