CALTANISSETTA – Era il 27 febbraio del 2007 quando i giovani di Caltanissetta, “contagiati” dall’affetto che Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, scomparso nel 2005, aveva sempre nutrito per i giovani, gli dedicarono un musical, “Ciao, capo sentinella” (di Graziella Candura, Mario Ferrara, Aldo Ferrara, padre Salvatore Rumeo), ispirandosi proprio ad uno dei messaggi lasciati in piazza San Pietro all’indomani della morte del papa polacco, messaggero di un forte richiamo alla speranza, rivolto a tutti ma soprattutto ai giovani, nel segno dell’amore di Cristo.
Oggi, a sei anni dalla morte di Wojtyla, nel giorno della sua beatificazione, è importante ricordare sempre la forza di quel “Non abbiate paura!” che papa Giovanni Paolo II ha predicato durante il suo pontificato, anche a Caltanissetta, dove è stato in visita nel 1993. Una esortazione affettuosa ma esigente all’uomo smarrito del terzo millennio, al quale Wojtyla ricordava sempre tuttavia di “portare e di coltivare nel suo cuore il vero timor di Dio, che è principio della sapienza”, sentimento che “genera uomini che si lasciano guidare dalla responsabilità, dall’amore responsabile, uomini santi, cioè veri cristiani, ai quali il futuro del mondo in definitiva appartiene”, perché “il XXI secolo o sarà il secolo della religione o non sarà affatto” (“Varcare la soglia della speranza”, Giovanni Paolo II e Vittorio Messori, Arnoldo Mondadori editore, 1994).

