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Tra memoria e disillusione: il sit-in per l’Antenna Rai svela ancora una volta l’anima frammentata di Caltanissetta

Redazione

Tra memoria e disillusione: il sit-in per l’Antenna Rai svela ancora una volta l’anima frammentata di Caltanissetta

Lun, 23/06/2025 - 23:38

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Davanti ai cancelli della storica struttura di Sant’Anna, dove da oltre sessant’anni svetta l’Antenna Rai, si è svolto oggi un sit-in pacifico organizzato dal comitato cittadino impegnato nella difesa dell’impianto radiotelevisivo. Una manifestazione sobria e rispettosa, animata da cittadini e da esponenti dell’associazionismo locale che hanno voluto ribadire la valenza simbolica di quella torre alta 286 metri, da sempre punto di riferimento visivo e culturale per la città. I partecipanti – secondo quanto si è letto in alcuni post sui social – saranno stati una settantina. Una cifra che, se da un lato testimonia la presenza di un nucleo attivo e consapevole, dall’altro ripropone, con tutta la sua evidenza, un tema annoso e irrisolto: l’incapacità cronica di Caltanissetta di rispondere in massa, in modo unito e compatto, alle sollecitazioni civiche. È un dato che si ripete, ormai da anni, qualunque sia il motivo della protesta.

Lo si è visto con le mobilitazioni per l’acqua, lo si è visto con tante vertenze sociali e ora anche con la difesa dell’antenna, ritenuta da molti un simbolo identitario. Una manifestazione partecipata solo in parte, che lascia spazio a due interpretazioni. La prima, più semplice e forse più dolorosa: ai nisseni, forse, l’antenna non interessa davvero. La seconda, più profonda e culturale: il DNA collettivo di questa città sembra non essere predisposto all’azione civica corale. Caltanissetta non riesce a fare squadra. Non si stringe intorno a un ideale, non si compatta nemmeno di fronte a ciò che afferma essere importante. Un tratto identitario che si conferma nel tempo e che rende ancora più difficile ogni battaglia per il bene comune. Eppure, chi oggi era lì, tra marciapiede e cancelli, ha voluto dimostrare che un’altra Caltanissetta esiste: silenziosa, composta, ma presente. I promotori non si fermano: continua la raccolta firme online contro l’abbattimento dell’antenna e si rinnova l’invito ai firmatari a convalidare l’adesione tramite email. Un gesto semplice che può fare la differenza.

Ma resta, sotto la superficie, un interrogativo scomodo: quanti nisseni sono davvero pronti a difendere la propria identità, la propria storia e i propri simboli, quando la protesta non passa solo dai social ma chiama alla presenza fisica? Anche oggi, purtroppo, la risposta è arrivata chiara. E fa rumore, per la sua assenza.