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Rassegna Stampa. Caltanissetta, “dimenticati” i rappresentanti delle associazioni: le 14 Consulte Comunali dovranno essere integrate

Redazione 2

Rassegna Stampa. Caltanissetta, “dimenticati” i rappresentanti delle associazioni: le 14 Consulte Comunali dovranno essere integrate

Ven, 04/06/2021 - 10:13

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La riunione di ieri mattina (tenuta in una sala a piano terra della biblioteca “Scarabelli”) avrebbe dovuto rappresentare l’occasione della… riconciliazione tra l’Amministrazione comunale e le associazioni dopo che per mesi le “parti” si sono ritrovate in conflitto per il mancato coinvolgimento (delle associazioni) nella stesura finale del regolamento sulla Partecipazione civica.

Invece così non è stato perché, subito dopo che il segretario generale Raimondo Liotta ha dato lettura dei 34 nomi delle persone che avrebbero dovuto far parte delle 14 Consulte settoriali previste, da parte degli intervenuti si è levato un coro di proteste perché nella composizione annunciata dal rappresentante dell’Amministrazione attiva (affiancato per la circostanza del vicesindaco Grazia Giammusso e dall’assessore Marcella Natale) i rappresentanti delle associazioni hanno fatto notare che dell’elenco prima letto non facevano parte.

«Nell’avviso emanato dal Comune alla fine dello scorso anno – è stato fatto rilevare – è specificato che l’iscrizione all’Albo delle associazioni al punto e) prevede anche la segnalazione delle Consulte (massimo 2) a cui si possa chiedere di essere iscritti.

Tale limite non è stato previsto per i singoli cittadini, né il regolamento prevede diversi “pesi” in ordine di rappresentanza ai fini del voto di chi partecipa in quanto associazione e di chi partecipa in quanto singolo.

Alle associazioni è stato dato come termine per l’iscrizione all’Albo il 31 dicembre ma nessuna di esse è stata poi inserita nella “griglia” delle 14 Consulte.

Per rilevare questa e altre incongruenze nel regolamento approvati dal Consiglio nell’estate dello scorso anno, abbiamo provato a dialogare con l’Esecutivo, né abbiamo avuto migliore fortuna con le richieste di audizione avanzate alla 1ª e 5ª Commissione consiliare».

In pratica è accaduto che per l’adesione alle Consulte comunali, a febbraio è stato emanato un altro avviso pubblico, aperto ai cittadini residenti e tutti coloro che hanno avanzato istanza (34) sono stati inseriti nelle 14 Consulte.

Sono rimaste fuori le associazioni a cui mesi prima era stata richiesta l’iscrizione all’Albo, che si sono sentite… sorpassate e ovviamente tagliate fuori dal processo di democrazia partecipata che invece auspicano fortemente.

«Ad amministrare la città in questo momento – è stato obiettato – è Amministrazione monocolore, quindi se vogliono, in un mese il regolamento può essere rettificato e il giorno dopo si possono votare gli emendamenti in Consiglio comunale. Far partire ora le Consulte con queste fallacità del regolamento, vuol dire destinarle al fallimento, come abbiamo più volte ribadito e come oggi è stato dimostrato».

Dal canto suo il segretario generale ha spiegato, ammettendo che la “dimenticanza” c’è stata, che «nei prossimi giorni si provvederà ad integrare gli elenchi dei partecipanti alle Consulte, inserendo le associazioni già iscritte all’Albo» e che «entro la prossima settimana dovremmo essere nelle condizioni di effettuare l’insediamento definitivo dei componenti».

Le Consulte, come detto, saranno 14 e si occuperanno rispettivamente di viabilità e trasporti; sviluppo economico e occupazione; ambiente e territorio; cultura; volontariato, terza età e problemi sociali; sport e tempo libero; scuola ed educazione; giovani; ambito femminile; pari opportunità e inclusione; disabilità; salute; cultura della convivenza, tutela e promozione dei diritti umani; tutela e promozione dei diritti e del benessere degli animali.

Nella foto di archivio: il segretario generale Raimondo Liotta

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