Salute

Caltanissetta, Quarantena Covid non comunicata? No, la normativa (che non si conosce) fa chiarezza

Redazione 2

Caltanissetta, Quarantena Covid non comunicata? No, la normativa (che non si conosce) fa chiarezza

Ven, 26/03/2021 - 18:31

Condividi su:

Non si placano le perplessità dei tanti genitori che, nella giornata di ieri, hanno avuto notificata una comunicazione di “fine quarantena” da parte della ASP di Caltanissetta senza aver mai ricevuto alcuna informazione sull’ inizio della stessa.

Preoccupati per il rischio contagio al quale hanno sottoposti non soltanto loro stessi ma anche il resto della popolazione con la quale involontariamente venuta in contatto, gli interessati hanno voluto denunciare la vicenda anche attraverso le nostre pagine.

La comunicazione ricevuta via mail dai genitori, datata 25 marzo 2021, presupponeva – secondo gli stessi – misure precauzionali che dovevano partire direttamente da giorno 12 marzo. Gli alunni, i docenti e l’eventuale personale ATA coinvolto doveva mettere in atto procedure speciali anche all’interno del proprio nucleo abitativo. Circostanze che, invece, non sono avvenute perché, ignari del rischio che stavano correndo, i soggetti interessati si sono mossi liberamente anche all’esterno della loro abitazione pur rispettando le misure di contenimento del Covid 19 previste dalle disposizioni regionali e nazionali.

La zona rossa, inoltre, è stata istituita il 15 marzo “concedendo” ben 3 giorni di vantaggio al virus che, presumibilmente, appartiene a una “variante” più contagiosa di quella già nota.

Se tutti hanno fatto diligentemente il proprio lavoro, allora, dove è avvenuto il corto circuito? Chi ha involontariamente sbagliato o chi non si è preoccupato di assicurarsi che la comunicazione fosse andata a buon fine? E’ veramente possibile che nel XXI secolo e nell’era digitale caratterizzata da PEC nessuno abbia notato la mancata ricezione o il ritardo di notifica? Queste le domante di tantissimi genitori degli alunni.

La Città attende che qualcuno faccia chiarezza. Una ricostruzione necessaria non tanto per individuare i colpevoli, quanto per capire cosa non ha funzionato nel sistema. Tutti si aspettano questo.

La vicenda, però, è molto più semplice di quanto possa sembrare e il “corto circuito” non è avvenuto in nessun canale istituzionale. Il paradosso, infatti, risiede nella stessa normativa di riferimento fissata a livello nazionale che amplia il ventaglio di variabili da tenere in considerazione.

In caso di sospetto variante Covid si estende non soltanto la platea di soggetti coinvolti, che riguardano sia i contatti stretti sia quelli a basso rischio, sia l’arco temporale che non si limita alle 48 ore ma si allunga fino ai 14 giorni precedenti.

L’ASP di Caltanissetta, pertanto, ha osservato con diligenza la normativa nazionale ed applicato ilprotocollo.

ECCO LA SPIEGAZIONE

Varianti Covid19: cosa cambia per il tracciamento dei contatti e per la quarantena

In caso di confermata o sospetta positività per infezione con variante Covid19 (Variante Inglese, Variante Sudafricana, Variante Brasiliana), cambia, come vedremo di seguito, il processo di identificazione dei contatti e la durata della loro quarantena, al fine di limitare il più possibile la diffusione delle varianti Covid19.
Vengono considerati contatti da porre in quarantena non solo i soggetti che hanno avuto un contatto stretto con il caso sospetto o confermato, ma anche i soggetti che hanno avuto, con il medesimo, un contatto a basso rischio.
Contatto a basso rischio
Si definisce un contatto a basso rischio di caso sospetto o positivo per infezione con variante Covid19:

  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso, a distanza minore di 2 metri e per meno di 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso per meno di 15 minuti;
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso, provvisto di DPI raccomandati;
  • tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso positivo con variante Covid19


Identificazione dei contatti
Il processo d‘identificazione dei contatti di un caso positivo o sospetto con variante COVID19 prevede questi passaggi:

  • identificazione dei contatti stretti e a basso rischio, oltre le 48 ore e fino a 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi del caso, o di esecuzione del tampone se il caso è asintomatico;
  • esecuzione, il prima possibile, di un test molecolare ai contatti identificati;
  • nel caso un contatto di caso COVID 19 con infezione da variante risulti sintomatico al momento dell’identificazione o se sviluppa sintomi durante il follow-up, il contatto deve eseguire tempestivamente un test molecolare.


Quarantena per i contatti di un caso positivo con variante Covid19
La quarantena dei soggetti riconosciuti come contatti di un caso sospetto o positivo con variante Covid19 ha una durata di 14 giorni.
Ai contatti identificati viene eseguito un tampone il prima possibile e un altro tampone al 14° giorno di quarantena 
Il rientro in comunità varia a seconda se i contatti siano in grado o meno di rimanere isolati dal soggetto positivo, come riportato nella tabella:

Contatto asintomatico o sintomatico
di caso positivo sospetto o confermato con infezione con variante al virus SARSCoV-2
non convivente o convivente ma
in grado di restare isolato
Un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso. Al 14° giorno di quarantena è necessario eseguire un tampone molecolare
Contatto asintomatico o sintomatico
di caso positivo sospetto o confermato con infezione con variante al virus SARSCoV- 2
non convivente o convivente ma non
in grado di restare isolato
Un periodo di quarantena di 14 giorni dalla data in cui il caso convivente si è negativizzato (data del prelievo che ha dato esito negativo), e un test molecolare negativo al termine della quarantena.

Nella settimana successiva al termine della quarantena, si raccomanda ai contatti identificati di osservare rigorosamente le misure di distanziamento fisico, di indossare la mascherina e in caso di comparsa di sintomi di isolarsi e contattare immediatamente il medico curante.

Articoli correlati