Il mondo dello spettacolo perde uno dei suoi volti più grandi. Poco prima dell’alba del giorno del suo ottantesimo compleanno, Gigi Proietti si è infatti spento nella clinica Villa Margherita, a Roma, dove si trovava ricoverato per problemi cardiaci.
Il mattatore era infatti nato a Roma il 2 novembre 1940 e nella sua lunga carriera è stato di volta in volta stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico nonché insegnante.
Proietti è considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano; interpretò senza sosta numerosi personaggi.
Non solo il suo indimenticabile personaggio nel film “Febbre da cavallo”, ma prima ancora (e forse soprattutto) il mattatore in frac, panciotto rosso e cilindro del classico teatrale “A me gli occhi please”.
Attore sopraffino, regista e cantante, Proietti inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo gia’ quattordici anni quando viene scritturato come comparsa nel film ‘Il nostro campione’, diretto nel 1955 da Vittorio Duse, per poi interpretare un altro piccolo cameo in ‘Se permettete parliamo di donne’ di Ettore Scola nel 1964.
Tuttavia e’ nel 1966 che debutta contemporaneamente sul grande e piccolo schermo. In ogni caso il suo primo ruolo, per una curiosa coincidenza, e’ quello di un maresciallo dei carabinieri, lo stesso che trent’anni dopo lo porta alla grande notorieta’ con ‘Il Maresciallo Rocca’.
Icona del teatro e dello spettacolo italiano, Proietti in un’intervista rivela di non essere stato inizialmente interessato al mondo del teatro: “Assolutamente no! A teatro non c’ero mai stato e poi non ero figlio di attori”.
Iscrittosi per caso al Centro Teatro Ateneo, studia con personaggi di spicco come Arnoldo Foa’, Giulietta Masina e Giancarlo Sbragia. Da li’ la scalata verso il successo teatrale che arriva per la prima volta nel 1970 quando viene chiamato a sostituire Domenico Modugno, nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini ‘Alleluja brava gente’.
Negli anni ’70 arrivano anche i ruoli da protagonista nei film ‘Gli ordini sono ordini’ (1970), ‘Meo Patacca’ (1972), ‘Conviene far bene l’amore’ (1975), ‘Languidi baci, perfide carezze’ (1976). L’artista romano passa con incredibile disinvoltura dalla commedia, al ruolo impegnato, dal dramma erotico al film grottesco, quindi partecipa a film di Bolognini, Monicelli, Petri e Magni.
Lo spettacolo segnò un record di oltre mezzo milione di presenze al Teatro Olimpico di Roma.

