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La “Dirigenza” della Nissa torna a parlare. Domenica prossima, forse, niente squadra a Ragusa

Redazione

La “Dirigenza” della Nissa torna a parlare. Domenica prossima, forse, niente squadra a Ragusa

Lun, 07/01/2013 - 12:34

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CALTANISSETTA – Questo il testo integrale di un comunicato stampa emesso dalla Nissa.

In merito alle notizie apparse su molti organi di stampa oggi, lunedì 7 gennaio 2013, per correttezza di informazione, la dirigenza dimissionaria vuole chiarire alcuni aspetti, onde evitare di diventare il capro espiatorio della crisi del calcio nella nostra città e per, nel contempo,  salvaguardare gli enormi sacrifici economici e personali fatti anche nella settimana appena conclusasi.

Primo aspetto: durante le festività, i dirigenti dimissionari hanno avuto un incontro con il primo cittadino Michele Campisi e con l’assessore allo Sport del Comune Gaetano Angilella, nel corso del quale è stata simbolicamente consegnata la squadra che rappresenta la città di Caltanissetta alle istituzioni, essendo venuti a mancare i presupposti economici da parte della stessa dirigenza di continuare a svenarsi come fatto da febbraio 2012 ad oggi, senza peraltro ricevere alcun sostegno. In quella circostanza, si faceva inoltre presente che, il gruppo dimissionario, non avrebbe più garantito da quel momento l’ordinaria gestione, ciò anche per dare un segnala alla città e alle istituzioni, essendo la squadra di calcio un bene non di pochi intimi ma dell’intera comunità. Vista tuttavia la possibilità di trovare in extremis una soluzione alla crisi, tramite lo studio insieme alle autorità comunali che si sono dimostrate pienamente disponibili, di alcune iniziative e dopo, soprattutto, il successivo interessamento di un imprenditore, si tiene a precisare, non nisseno, di rilevare la società, da mercoledì 2 gennaio, la dirigenza dimissionaria, mostrando grande senso di responsabilità, provvedeva a riformare un gruppo di giocatori insieme all’allenatore della juniores Fabrizio Fama, per far si che si potesse domenica 6 gennaio mandare in campo una squadra da opporre al blasonato Cosenza.

Secondo aspetto: pertanto, onde evitare ulteriori penalizzazioni scaturite dalla mancata presentazione  della squadra, gli ex dirigenti mettevano a disposizione dei giocatori le strutture logistiche, ovvero il ristorante, provvedendo a proprie spese di riempire i frigoriferi di cibarie  e gli alloggi. Strutture che erano state dimesse al momento della consegna della squadra al sindaco.

Terzo aspetto: risulta del tutto infondato che nessuno degli ex dirigenti si sia recato nel corso della settimana allo stadio durante gli allenamenti dei ragazzi, un dirigente è stato sempre presente. Domenica mattina, la squadra si è radunata al ristorante, ha pranzato, (menù: pasta al pomodoro o in bianco, petto di pollo per secondo e crostata di mele) e due rappresentanti della dirigenza dimissionaria hanno stilato insieme al tecnico Fabrizio Fama la distinta da consegnare all’arbitro, raccolto i documenti dei giocatori. I suddetti si sono quindi recati regolarmente allo stadio per il disbrigo delle procedure di accoglienza della terna arbitrale e della organizzazione della gara interna con il Cosenza.

Quarto aspetto: cancelli chiusi allo stadio fino alle 14,40. Il motivo purtroppo è stato originato dalle difficoltà incontrate dalla società che si occupa del servizio di sicurezza allo stadio nel reperire il personale. Dal momento che i giocatori avevano comunicato all’arbitro la protesta intrapresa dalla squadra di iniziare la partita con mezz’ora di ritardo, si è intanto provveduto a reperire in extremis il personale di sicurezza mancante, richiesto dalle forze dell’ordine per ottenere il via libera all’apertura dei cancelli. Non appena ciò è avvenuto, lo stadio è stato regolarmente aperto e i pochissimi spettatori presenti, in gran parte genitori dei giovani giocatori, tutti accreditati e qualche abbonato nonché la stampa, hanno potuto prendere regolarmente posto in tribuna. Un inconveniente del quale corre l’obbligo ovviamente di scusarsi ma da qui a dire Nissa in totale abbandono dopo quanto chiarito in questo comunicato ce ne corre.

Ultimo aspetto che si voleva chiarire. La dirigenza ha anche garantito il pagamento del personale che si occupa di alcuni servizi come quello della segnatura del campo. L’auspicio è che si smetta una volta per tutta di scaricare le responsabilità della grave crisi del calcio nisseno,  addosso a delle persone che come più volte ribadito non sono facoltosi imprenditori ma semplici tifosi che hanno messo a disposizione i loro risparmi per stare al fianco della squadra, nonostante l’indifferenza totale che da più di un anno circonda a tutti i livelli la Nissa Fc. Infine si sottolinea che, se non dovesse essere conclusa positivamente la trattativa con l’imprenditore, non nisseno, ma l’unico ad avere fatto delle proposte serie, nessuna squadra domenica di presenterà a Ragusa.

Distinti saluti

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