CALTANISSETTA – E’ vero, siamo nel 2012 dC, ma poco è cambiato da quel lontanissimo 64 dC,quando il senatore e oratore Publio Cornelio Tacito narrava le folli vicende del dittatore Nerone nel suo folle e utopistico piano di cambiare urbanisticamente la città di Roma nella parte di dove sorgeva il Circo Massimo,per distruggere quelle abitazioni povere e malsane che inorridivano la sua vista.
Forse hanno creduto che mitologicamente il fuoco con la sua forza purificatrice avrebbe potuto purificare anche l’ambiente circostante, compresi quei parchi urbani lasciati seccare. Ma tutto questo è da folli e da imprudenti. Brucia tutto, e se non è dolo, allora è negligenza. E allora a chi dare la colpa questa volta? Sarebbe interessante sapere quante persone sono state multate per aver violato le ordinanze contro gli incendi di stoppie ed erbe secche, quanti piromani sono stati presi con le mani nel sacco. Oggi, quello che emerge, è un quadro alquanto desolante perché pone sul tavolo tutte una serie di criticità, da quella economica e sociale a quella ambientale.
Qui tutto brucia in fretta, tanto che le esperienze non vengono nemmeno considerate e si vive in un vortice di accadimenti continui, abbandonati dall’amministrazione comunale oramai sempre più indifferente e incurante della situazione di in cui versa la nostra città. E alla fine si dirà che la colpa è stata del clima estivo, perchè quello che succede in estate trova sempre poco eco, perchè parlarne crea imbarazzo, ma sta di fatto che l’attuale situazione ……. non ha ancora trovato la giusta attenzione della politica.
E nel torpore di questa estate…. tra parchi urbani lasciati seccare con la perenne ricerca di un posto dignitoso dove trascorrere un po’ di tempo libero, diciamo a questa giunta, và…
Giuseppe Curcio