Caltanissetta – Per una mattina l’Aula Consiliare del Comune di Caltanissetta ha cambiato volto e significato, trasformandosi in un luogo di raccoglimento, ascolto e riflessione. Qui si è celebrata la Santa Messa di Natale, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Walter Tesauro, d’intesa con il vescovo della Diocesi di Caltanissetta, monsignor Mario Russotto, che ha presieduto la liturgia.
Un momento intenso e carico di valore simbolico, che ha visto riuniti amministratori, dipendenti comunali e rappresentanti delle istituzioni cittadine, in un clima di partecipazione e silenzio. Alla celebrazione erano presenti anche padre Gaetano Canarella e padre Angelo Spilla, a testimonianza della condivisione ecclesiale di un appuntamento sentito e partecipato.
Lo ha sottolineato con forza lo stesso vescovo Russotto nell’incipit della sua omelia: «Questa non è soltanto un’aula. È l’aula consiliare che, in questo momento, diventa una chiesa». Un passaggio che ha dato subito il senso profondo della celebrazione, richiamando il valore del servizio pubblico come vocazione al bene comune e alla dignità della persona.
Nel corso dell’omelia, monsignor Russotto ha rivolto un appello diretto a quanti sono chiamati a servire la città, ricordando come la comunità non sia fatta di ruoli o di strutture, ma delle persone che la abitano, con le loro fragilità, le loro attese e le loro speranze. Un invito a riscoprire il senso autentico del lavoro e del servizio, soprattutto all’interno delle istituzioni, chiamate a essere luogo di accoglienza e non di distanza.
Il cuore del messaggio natalizio del vescovo è stato tutto nell’attenzione ai gesti quotidiani: «A volte le persone non cercano soluzioni immediate, ma un sorriso, un po’ di calore umano». Un sorriso che può diventare segno concreto di prossimità, capace di alleggerire il peso delle difficoltà e restituire fiducia, soprattutto a chi si avvicina agli uffici pubblici portando con sé problemi personali, familiari o lavorativi.
Non sono mancate riflessioni sul ruolo delle istituzioni, chiamate a essere esempio di una città moderna e possibile, fondata su relazioni autentiche e umane, lontane dalla freddezza burocratica e dalla logica del “minimo indispensabile”. Una città che sappia restituire dignità e speranza attraverso comportamenti coerenti e responsabili.
Al termine della celebrazione è intervenuto il sindaco Walter Tesauro, che ha rivolto un sentito saluto a Sua Eccellenza il vescovo Russotto, ringraziandolo per la presenza e per aver voluto celebrare la Santa Messa nel cuore istituzionale della città. Il primo cittadino ha condiviso i passaggi centrali dell’omelia, sottolineando come lo spirito del Natale richiami tutti, amministratori e cittadini, a riscoprire il valore del servizio, della prossimità e della responsabilità verso la comunità.
Un momento semplice ma profondamente significativo, che ha consegnato alla città un messaggio chiaro: tornare a casa e uscire ogni giorno con un sorriso, cercando di mettere da parte i problemi per donare agli altri un gesto di gioia. Perché, come ha ricordato il vescovo Russotto, si è davvero ricchi di ciò che si sa donare gratuitamente.

