Si è svolto il 25 novembre 2025, nella splendida cornice della Sala degli Oratori di Palazzo Moncada a Caltanissetta, l’evento dal titolo “Violenza di genere e giustizia. Cinque anni di Codice Rosso tra norma, cultura e società” a cura di Daniela Corso e Flavio Verricchia, entrambi di Telefono Arcobaleno: una anteprima nazionale che ha registrato un altissimo livello di partecipazione, attenzione e qualità del confronto.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Caltanissetta, voluta in Sicilia dall’organizzazione internazionale nata negli anni ’90 a Milano e con l’indispensabile sostegno e supporto tenico-logistico di Tenute Navarra, ha rappresentato un momento di analisi e dibattito unico nel suo genere, capace di riunire – in un’unica sede – alcune delle figure più autorevoli del panorama istituzionale, giudiziario, accademico e sociale impegnate sul fronte della tutela delle donne e della lotta alla violenza di genere.

I lavori si sono aperti con i saluti delle principali autorità del territorio: Walter Tesauro, Sindaco di Caltanissetta; Pinuccia Albertina Agnello, Questore; Domenica Motta, Presidente della Corte d’Appello e Licia Messina, Prefetto. Da sottolineare anche la partecipazione del comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Alessandro Mucci. Presenze “importanti” stimolate dal prezioso lavoro di coordinamento dell’assessore alla cultura, anche vicesindaco del capoluogo nisseno, Giovanna Candura.

Una partecipazione che ha testimoniato l’attenzione delle istituzioni verso un tema che resta, purtroppo, di stringente attualità.
Cuore dell’incontro è stato l’intervento di Daniela Corso (Psicologa e psicoterapeuta a indirizzo sistemico-relazionale, direttore del Servizio Tutela Minori e del Centro di Terapia di Telefono Arcobaleno) e Flavio Verrecchia (Statistico, Responsabile del Centro Studi di Telefono Arcobaleno, Ricercatore ISTAT e docente Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Pavia, docente Università Carlo Cattaneo), che hanno presentato una lettura aggiornata e rigorosa dei primi cinque anni di applicazione del Codice Rosso, offrendo un’analisi inedita che ha reso l’evento un vero appuntamento pilota a livello nazionale. Il volume nasce come un atto di responsabilità: un’analisi collettiva — giuridica, sociologica, psicologica, statistica ed educativa — che mette a confronto numeri e parole, norme e cultura, per comprendere ciò che ha funzionato e ciò che manca davvero nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere. Numeri, criticità emerse, buone pratiche e prospettive future sono stati illustrati con chiarezza, restituendo al pubblico un quadro completo e – soprattutto – utile per orientare le azioni dei prossimi anni.

Molto attesa e di grande spessore la tavola rotonda dal titolo “Violenza di genere e tutela delle vittime: prospettive in dialogo”, moderata da Donatello Polizzi. Un confronto intenso e plurale, reso possibile grazie ai contributi di: Massimo Cacciola, psichiatra e direttore UOC di Psichiatria dell’ASP di Caltanissetta; Giuseppina Licata Caruso, assistente sociale professionale; Patrizia Pagano, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Capo della Divisione Anticrimine e Maria Grazia Vagliasindi, già Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta.

Ognuno, dal proprio ambito, ha restituito una visione concreta e complementare delle difficoltà che ancora caratterizzano la prevenzione, l’emersione e la gestione dei casi di violenza.
La sala gremita e la partecipazione attenta del pubblico hanno reso l’evento ancora più significativo. Molti gli interventi, le domande e le riflessioni condivise nella fase conclusiva, segno che il tema tocca profondamente il tessuto sociale e necessita di ulteriori momenti di confronto.
La qualità degli interventi, il rilievo dei relatori e l’attenzione del pubblico hanno trasformato questo incontro non solo in un successo, ma in un punto di riferimento nazionale per l’analisi e la comprensione del fenomeno della violenza di genere. Caltanissetta, per un giorno, è stata capitale nazionale del dialogo e della prevenzione. (Foto di Gaetano Camilleri)

