SAN CATALDO Il perineocele post-resezione addominoperineale è una rara complicanza dovuta alla perdita del supporto muscolare del pavimento pelvico a seguito del trattamento chirurgico.
“Le tecniche di riparazione – spiega il dr. Calogero Ricotta, Chirurgo Generale Senior della Chirurgia Generale – Casa di Cura “Regina Pacis” – includono approcci transaddominali e perineali (singolarmente o combinati) tradizionali, laparoscopici e robot-assistiti, ma non esiste un consenso unanime sulla strategia ottimale. Ad oggi, diversi sono i sistemi robotici utilizzati per questa procedura ma, a nostra conoscenza, questo è il primo caso di riparazione con uso della piattaforma robotica chirurgica CMR Versius e Sicilia e solamente il secondo in Italia”.
Questo robot chirurgico permette di operare roboticamente attraverso accessi posizionati secondo tecnica laparoscopica. “Si è trattato di un importante caso clinico di un paziente uomo di 73 anni, con pregresso intervento di Miles per carcinoma rettale” aggiunge il dr. Carmelo Fiume, Specializzando in Chirurgia Generale (UNICT) presso la Casa di Cura “Regina Pacis” di San Cataldo (CL).
“Questo paziente presentava (dal 2022) una tumefazione perineale progressivamente in incremento volumetrico ed accompagnata da dolore gravativo e discomfort. La TC addome completo aveva evidenziato un laparocele perineale con porta erniaria di circa DAP (diametro antero-posteriore) 5 cm x DLL (diametro latero-laterale ) di 3 cm contente anse di tenue. Veniva posta indicazione chirurgica per la sintomatologia associata e per iniziale assottigliamento e macerazione della cute del sacco erniario. L’intervento è stato eseguito con un approccio combinato laparoscopicorobotico, con riduzione del contenuto erniario in cavità addominale, ricostruzione del pavimento pelvico con chiusura diretta del difetto e posizionamento di una protesi (25×20 cm) nello scavo pelvico.
Non vi sono state complicanze intraoperatorie. L ’approccio scelto è stato unicamente transaddominale, per ridurre il rischio di infezione (in presenza di protesi) o deiscenza in regione perineale. Il decorso post-operatorio è stato regolare, con dimissione addirittura in quinta giornata”. L’uso del sistema CMR Versius ha consentito di eseguire agevolmente e con elevata precisione una sutura (a punti staccati) in una regione anatomica complessa e ristretta come la pelvi.
“Anche in questo caso – conclude il dr. Giuseppe Virzì, Responsabile della Chirurgia Robotica e Generale della Casa di Cura “Regina Pacis” – abbiamo avuto evidenza della fattibilità, dell’efficacia, della sicurezza di questo intervento chirurgico con il sistema CMR Versius che unisce i vantaggi dell’approccio robotico a quelli della tecnica laparoscopica nella riparazione del perineocele post-APR”.

