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Rassegna Stampa. Caltanissetta, edifici sgomberati via Redentore: scelta la ditta che dovrà installare le apparecchiature per la misurazione di eventuali “movimenti”

Redazione 3

Rassegna Stampa. Caltanissetta, edifici sgomberati via Redentore: scelta la ditta che dovrà installare le apparecchiature per la misurazione di eventuali “movimenti”

Sab, 21/06/2025 - 11:30

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E’ stato deciso di attivare un sistema di monitoraggio “attivo” nelle aree del centro storico dove lo scorso dicembre si sono verificati dissesti negli immobili ai civici 39 e 179 della via Redentore,29 del vicolo Scilla e 15 della via San Giovanni Bosco, fatti evacuare a salvaguardia dell’incolumità delle famiglie che vi abitavano. La decisione è stata adottata dal Comune d’accordo con i rappresentanti della Protezione Civile Regionale e del Genio Civile di Caltanissetta e servirà ad accertare se le abitazioni fatte sgomberare possono essere riutilizzate e potrà essere consentito alle famiglie, a carico delle quali è stata emessa ordinanza di sgombero, di rientrare negli alloggi. Subito dopo il verificarsi dei dissesti furono eseguiti dai tecnici del Comune assieme a quelli del Dipartimento della Protezione Civile Regionale, del Genio Civile e del comando dei vigili del fuoco accertamenti e fu ritenuto necessario monitorare l’area dei fabbricati coinvolti dai dissesti con la installazione di fessurimetri elettronici in aggiunta ai fessurimetri analogici collocati in prima istanza per la periodica misurazione degli spostamenti rilevati. Nel contempoi tecnici del Comune avviarono contatti con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’Università di Palermo e il Dipartimento di scienze Geologiche dell’Università di Catania per studiare assieme il fenomeno che si era verificato. E fu rilevata “la necessità di effettuare il monitoraggio dell’area attrezzando gli immobili interessati con fessurimetri elettronici ad alta risoluzione” anche perché si teme che possano verificarsi nella zona altri dissesti. Conseguentemente il Comune chiese a due ditte specializzate di fornire un preventivo di spesa per “la fornitura e la collocazione di 20 fessurimetri elettronici (risoluzione 1/1000 mm) wifi con sistema di trasferimenti dati su cloud consultabili live e allarme su cellulare al superamento dei valori soglia”. I preventivi di spesa presentati dalla due ditte specializzate sono stati di 33.000 euro oltre l’Iva dalla Dismat srl di Canicattì e 25.000euro, oltre l’Iva, dall’altra ditta Geologis srl di Messina, Ma quest’ultima ditta ha rinunciato dopo avere effettuato il sopralluogo. Per cui l’affidamento è stato fatto alla Dismat srldi Canicatti per l’importo complessivo di 41.236 euro. Ora, pertanto, “il Comune provvederà – hanno detto alla direzione lavori pubblici – al monitoraggio del fenomeno con fessurimetri che possono permettere ai residenti di essere avvisati di una situazione di potenziale pericolo”. Intanto il Comune ha chiesto alla Regione la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il rimborso delle spese sostenute.