Salute

Polizia Postale denuncia autore di post su Facebook per vilipendio delle Istituzioni a mezzo social

Redazione 1

Polizia Postale denuncia autore di post su Facebook per vilipendio delle Istituzioni a mezzo social

Gio, 21/04/2022 - 07:00

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Un post lesivo del prestigio, del decoro e dell’onore della Polizia di Stato a commento di un articolo online è costata la denuncia ad un uomo di 52 anni. La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Vicenza lo ha denunciato per il reato di vilipendio delle Istituzioni a mezzo social. E’ accaduto che sulla pagina Facebook di un noto giornale vicentino è comparso un post contenente un articolo dove veniva data la notizia che era stato emesso dal Questore un Divieto di Accesso ai Pubblici Esercizi nei confronti di una persona che aveva creato problemi di Ordine Pubblico.

Tra i vari commenti spiccava quello inserito dal soggetto poi denunciato, contenente considerazioni gravemente ingiuriose e lesive del prestigio, del decoro e dell’onore della Polizia di Stato; pertanto, ottenuti i necessari riscontri probatori, l’uomo veniva identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria.

La Polizia di Stato mantiene un attento monitoraggio delle molteplici piattaforme di comunicazione online esistenti, e ricorda che i social networks non sono una zona franca ove poter esprimere impunemente le peggiori manifestazioni di aggressività verbale infarcite di espressioni calunniose e gravemente offensive nei confronti di soggetti pubblici o privati, ovvero di Istituzioni della Repubblica.

Le opinioni espresse ed i giudizi dati a mezzo Web e social sono sottoposte alle stesse regole ed alle stesse leggi che regolamentano i normali rapporti interpersonali e con le Istituzioni: di conseguenza, le offese e le ingiurie esternate a mezzo social costituiscono fattispecie di reato aggravate dall’utilizzo di un mezzo di comunicazione di massa.

Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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