Dichiarazioni dopo la richiesta della Lega di creare un'ordinanza per extracomunitari che non conoscono le regole della vita cittadina
Ha suscitato perplessità, e in molti casi anche indignazione, tra i cittadini di Caltanissetta una frase inserita all’interno di una interpellanza sul centro storico cittadino dei consiglieri comunali della Lega rivolta al sindaco Roberto Gambino.
Dopo aver fatto il punto sulle cose che non vanno in centro storico – degrado, scarsa illuminazione, mancanza di progettualità – i consiglieri comunali Valeria Visconti e Oscar Aiello interpellano il primo cittadino “sulla necessità di affiggere, a tappeto, sui muri delle vie, nei bar, davanti le scuole e gli ospedali, un’ordinanza-decalogo con le principali regole comportamentali, da far rispettare agli extracomunitari che sconoscono, a causa delle diversità culturali, il modo corretto e sano della vita cittadina, e che in quel modo sarebbero aiutati a rispettare la città e i cittadini che li accolgono”.
Nessun cenno invece a un decalogo per i cittadini nisseni che, spesso, sono stati sorpresi a non rispettare le norme soprattutto per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti in aree nascoste del centro storico o a posteggiare le auto in zone vietate, accanto a luoghi simbolo, come la piazza principale della città intitolata a Garibaldi.
«Che dire? Proposta indecorosa e provocatoria – afferma Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia -. Un “decalogo” ci vorrebbe per Salvini e i suoi adepti.
Bel modo di integrare i cosiddetti “migranti” che, malgrado ciò che possano pensare taluni, sono una risorsa importante della Caltanissetta contemporanea.
Mi aspetto una reazione ferma e decisa da parte del sindaco Gambino.
E comunque, l’analisi leghista sul degrado del centro storico nisseno è ridicola. E fuorviante. Insomma: o essi sconoscono la storia e l’antropologia di questa nostra città, oppure essi sono in assoluta malafede»

