Antonello Montante è impossibilitato a presenziare alle udienze del processo dove è imputato, per motivi di salute: è la risposta che è arrivata alla Corte d’Appello di Caltanissetta dall’Azienda sanitaria di Torino, dopo la richiesta del collegio giudicante davanti al quale l’ex presidente degli industriali siciliani è imputato insieme ad altre quattro persone, Gianfranco Ardizzone, Marco De Angelis, Diego Di Simone e Andrea Grassi, con accuse che vanno, a vario titolo, dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla commissione di altri reati.
Ieri era prevista la ripresa del processo all’aula bunker del carcere di Calanissetta, ma l’udienza è stata rinviata – come era stato paventato alla vigilia – per l’assenza dell’imputato principale.
Il processo d’appello – nel quale Montante ed i coimputati sperano di vedersi cancellare le condanne di primo grado (a 14 anni per l’imprenditore di Serradifalco) – rimane bloccato per l’assenza dell’ex leader di Sicindustria. Infatti, per chiudere l’istruttoria dibattimentale riaperta, c’è da completare il contro esame di Montante da parte dell’avvocato Giuseppe Dacquì, che assiste l’ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta ed Enna e già capocentro della Dia nissena, il colonnello Gianfranco Ardizzone.
Secondo la risposta pervenuta ieri alla Corte d’appello, l’impossibilità di Montante a presenziare potrebbe andare avanti per altre settimane, paralizzando di fatto il processo.
Ecco perché non si esclude di potere svolgere qualche udienza in videoconferenza per far ripartire il dibattimento. Intanto la presidente della Corte, Andreina Occhipinti, ha fissato la prossima udienza per i primi giorni di dicembre e in quella data, in caso di ulteriore assenza di Montante, si deciderà sul da farsi.

