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Caltanissetta, collegamento via Romita – via Rocherster. Il Comune avvia la redazione del progetto

La Sicilia

Caltanissetta, collegamento via Romita – via Rocherster. Il Comune avvia la redazione del progetto

Mer, 20/01/2021 - 11:39

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I promotori della petizione popolare promossa per sollecitare il prolungamento della via Romita sino a via Rochester si dichiarano soddisfatti dell’esito dell’incontro avuto con il sindaco Roberto Gambino e con l’assessore Marcello Frangiamone, visto che nel corso della riunione, nel prendere atto del successo della petizione (807 firme), Gambino ha detto che darà incarico con atto formale al dirigente della Direzione Lavori pubblici Giuseppe Tomasella per la redazione del progetto esecutivo dell’opera.

«L’impegno assunto dal sindaco – dice l’arch. Giancarlo La Rocca che con il collega Mauro Fornasero, insiste affinché l’opera venga realizzata – ci lascia soddisfatti. Restiamo in attesa di atti formali concreti. Ci aspettiamo che l’Amministrazione dia subito l’incarico della progettazione e che i tecnici incaricati provvedano a redigere il progetto esecutivo, per poter attingere a qualsiasi finanziamento. Il nostro auspicio è che l’incontro rappresenti l’inizio di un percorso per porti alla realizzazione dell’opera importante per la città».

Gambino ha anche detto che c’è già un finanziamento di 200mila euro per il consolidamento della parte finale della via Romita, che negli ultimi anni ha subìto il cedimento di un muro di sostegno e che è in fase di progettazione da parte dell’Utc.

Gli architetti La Rocca e Fornasero però pur apprezzando l’impegno per il ripristino della parte di strada danneggiata «che non può non essere considerata un’azione positiva in favore della percorribilità della via», hanno voluto rimarcare che «lo scopo dell’iniziativa e della petizione è quello di rendere la città più efficiente consentendo il collegamento tra due parti di essa che oggi sono separate con vantaggi impagabili per la collettività in termini di risparmio di tempo, denaro e inquinamento atmosferico».

Chi invece si mostra cauto sull’idea progettuale portata al vaglio degli amministratori comunali è l’ing. Giorgio Bongiorno «perché – spiega – non si tratta di realizzare un semplice nastro stradale ma anche i raccordi e gli svincoli a valle, per i quali a mio giudizio non ci sarebbero spazi sufficienti».

Poi aggiunge: «Quando alla fine degli anni Sessanta l’allora sindaco Piero Oberto mi conferì l’incarico per la esecuzione del congiungimento del Mercato ortofrutticolo con la stazione ferroviaria, me ne sottolineò l’importanza strategica. Tuttavia con il passare degli anni il congiungimento tra la zona nord e sud della città che nel frattempo si stava espandendo decadde in una realizzazione frazionata (via Costa, via Ferdinando I, via Romita) al servizio della residenza.

A comprendere l’errore fu il sindaco Raimondo Maira che, oltre me, coinvolse gli ingegneri Cesare Dell’Utri e Franco Bennardo nella studio generale della viabilità».

Tornando alla possibile realizzazione della strada di collegamento tra la zona Balate e il quartiere San Luca, l’ing. Bongiorno afferma: «La sua importanza strategica in direzione sud, oggi è “capovolta” dallo spostamento dello svincolo autostradale nella zona Scaringi che ha definitivamente aperto il ventaglio comunicativo a partire dalla via Rochester.

Rimane da chiudere l’anello con la zona nord con il suo completamento, ma ora tutto il traffico va riguardato nel “Pug” in direzione sudnord ed il suo incanalamento parte dallo svincolo autostradale sud della città.

Per questa ragione assumono importanza vitale i molteplici svincoli che si dirameranno verso nord, svincoli complessi se dislocati su strade a due corsie.

Quindi non siamo di fronte ad un problema di collegamento semplice, ma multiplo che dovrà interessare tutte le zone vitali della nostra città e che perciò va pensato interamente e realizzato per priorità cercando di utilizzare l’esistente che è già assestato».

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