“Stiamo lavorando su come rafforzare il coordinamento in vista delle festività: presto presenteremo le nostre linee guida per poter stare al più sicuro possibile.
Il messaggio deve essere chiaro: vediamo la luce in fondo al tunnel dopo le notizie sui vaccini, ma togliere le restrizioni troppo presto aumenta di rischio di crescita dei contagi.
Non dobbiamo ripetere l’errore fatto in passato, rischiamo un’altra ondata di contagi dopo Natale”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides.
Che sulle discussioni nate intorno alla possibilità di aprire le stazioni sciistiche dice: “Natale è importante per tutti noi, ma niente nel 2020 è stato lo stesso di sempre. In aprile abbiamo pubblicato una road map per uscire gradualmente dalle misure di contenimento della prima ondata. Vale anche ora. Non c’è una formula valida per tutti, perché gli Stati hanno situazioni epidemiologiche diverse.
Fino a quando i vaccini non saranno disponibili e una grossa massa critica di persone non sarà vaccinata, raccomandiamo agli Stati membri di continuare nei loro sforzi per mitigare la pandemia”.
“Con il Covid-19 – spiega Kyriakides – abbiamo visto come sia importante per i cittadini e i pazienti avere accesso a medicine sicure e abbordabili.
Già nella mia lettera di incarico c’era il compito di elaborare una nuova strategia per i farmaci, su richiesta anche del Parlamento Ue e del Consiglio.
Dobbiamo fare in modo che i cittadini abbiano accesso ai farmaci in ogni momento e sostenere l’industria farmaceutica perché continui a innovare e resti tra i leader mondiali.
L’11 novembre abbiamo presentato l’Unione della salute che prevede il rafforzamento dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr) e dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali). Era il primo mattone, ora mettiamo il secondo”.
Per i vaccini, aggiunge, “abbiamo finora completato il contratto con sei gruppi. La scorsa settimana abbiamo firmato con Biontech-Pfizer e abbiamo concluso con Moderna, con cui firmeremo nei prossimi giorni. Fin dall’inizio la nostra strategia per i vaccini è stata di lavorare insieme con tutti gli Stati membri.
Ora abbiamo un portafoglio di sei vaccini potenziali. Ogni Stato membro avrà un numero di dosi a disposizione in proporzione alla popolazione.
Se tutti i vaccini avranno successo potremo acquistare fino a quasi 2 miliardi di euro di dosi di futuri vaccini sicuri ed efficaci. Tutti gli Stati Ue vi avranno accesso nello stesso momento”.