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Pro Loco: una regia unica e autorevole per rilanciare la Settimana Santa

Michele Spena

Pro Loco: una regia unica e autorevole per rilanciare la Settimana Santa

Ven, 25/11/2016 - 15:01

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“Creare una rete tra tutti gli attori coinvolti nella Settimana Santa, dalle istituzioni alle associazioni,  con una regia unica ed autorevole capace di coinvolgere non solo i diretti interessai ma l’intera cittadinanza e di dettare regole precise sull’offerta turistica e culturale, oltre a definire ruoli chiari per ogni attore,  affinché le manifestazioni legate alla Pasqua nissena non siano frutto della storia e dell’improvvisazione ma ritornino all’alveo della tradizione religiosa e garantiscano al contempo lo spirito laico popolare che da secoli li contraddistingue” ad affermarlo è Giuseppe D’Antona presidente della Pro Loco di Caltanissetta parlando del rilancio della storia e  delle tradizioni da sempre legate alla Pasqua nissena.

“La Settimana Santa – afferma Giuseppe D’Antona –  rappresenta per Caltanissetta  ma anche per la Sicilia, un’opportunità, un valore aggiunto che se ben sfruttato può servire da volano per lo sviluppo economico del territorio. La Settimana Santa fa parte della nostra identità, è nel dna dei nisseni anche se la maggior  parte – pur conoscendo i principali riti e le processioni – ignorano cosa c’è dietro e  l’attività che precede le manifestazioni pasquali forse per la stessa conformazione che mette assieme più associazioni, momenti aggregativi e sensibilità che spesso non si muovono in sinergia”.

“E’ già importante che la Settimana Santa  – aggiunge D’Antona –  sia stata inserita dalla Regione tra gli eventi turistici di primo livello ma la città deve fare il massimo sforzo per costruire attorno a questa settimana un punto di attrazione turistica forte che può anche essere un’occasione importante per far conoscere le potenzialità culturali, storiche e monumentali del territorio nisseno”.

L’assenza di una regia autorevole, di una sinergia d’intenti e di ruoli specifici assegnati alle parti coinvolte, oltre a una scarsa comunicazione sono alcuni dei punti deboli secondo il presidente della Pro Loco che non hanno permesso alla Settimana Santa di esprimere le sue potenzialità. Un percorso non facile da portare avanti come sostenuto da Giuseppe D’Antona che deve essere sopportato da tutti e necessita di un efficace piano di marketing e di comunicazione, maggiore ordine e pulizia della città e in particolare delle vie coinvolte nella processione, la creazione di servizi adeguati tra cui parcheggi e aree food attrezzate ma non mescolate alla religiosità che rispondano alla esigenze di una manifestazione capace di attrarre turisti al di là dei confini del Paese.

“ È difficile – afferma  –  mettere assieme eventi che hanno radici e storie differenti come la Real Maestranza, le vare e varicedde frutto sia della storia mineraria sia della devozione familiare ma occorre uno sforzo affinché tutti comprendano  che al di là della scelta individuale e del gusto di partecipare da protagonisti alle processioni  è necessario che chi le osserva veda tutta la loro bellezza e storia. Altre città con manifestazioni meno importanti e spettacolari sono riuscite attraverso una giusta comunicazione ad essere sempre in primo piano nella presenza turistica in Sicilia mentre a Caltanisetta abbiamo assistito per qualche periodo a un netto calo. Un rilancio è possibile discutendone tutti assieme e decidendo un percorso che riprenda le tradizioni e le immetta nella giusta dimensione”.

La Settimana Santa per la Pro Loco  – da  sempre impegnata nella divulgazione degli eventi previsti in città e  nella promozione del territorio –  rappresenta uno dei momenti più significativi per attrarre la presenza turistica a Caltanissetta.

“L’apertura del punto informativo nell’ex circolo dei nobili, dato in comodato d’uso alla Pro Loco   – dichiara D’Antona –  arricchisce l’offerta turistica ai visitatori provenienti da altre città che possono così avere informazioni e trovare un’accoglienza qualificata ed attrezzata. È chiaro che alle dichiarazioni d’intenti sulla validità di attrazione turistica della Settimana Santa bisogna conseguentemente impegnare delle somme per il rilancio di una comunicazione che fino ad oggi a mio parere è stata del tutto inadeguata. Maggiori risorse significa esportare l’immagine della Settimana Santa nissena  nei  mercati nazionali e internazionali del turismo facendone  conoscere la validità in concorrenza con altre realtà similari. Risorse che devono essere necessariamente trovate dalle istituzioni pubbliche ma che devono vedere anche i privati impegnati per la loro parte in questa attività di attrazione”.

Positiva senz’altro per il presidente della Pro Loco l’esperienza dell’esposizione dell’Ultima cena  nella piazzetta del cluster biomediterraneo all’Expo di Milano che ha consentito di far conoscere e pubblicizzare la Settimana Santa in tutto il mondo, esperienza che andrebbe ripetuta partecipando agli eventi più importanti in campo mondiale e sfruttando al meglio i media.

“Oltre 250 mila le persone – afferma D’Antona – che durante la settimana di permanenza all’Expo hanno visitato la vara del Biangardi. Un evento al quale abbiamo abbinato il concorso ‘Taste e win – fatti un selfie e vinci un viaggio’ che ha dato un buon risultato e grazie al quale dei turisti verranno in città per conoscere da vicino la nostra Settimana Santa, raccontando poi ai loro amici e parenti di questa esperienza. Mi auguro che i nisseni si distinguano per l’accoglienza;  accogliere bene un turista è il primo passo perché altri ritornino. I turisti, infatti, vanno visti  non come  polli da spennare ma amici da coccolare perché tornino e facciano economia”. “Bisogna dare ampio merito comunque  – aggiunge  –  a quanti durante l’anno regalano questa meravigliosa esperienza alla città,  lavoratori che trascurarono i propri impegni e le proprie famiglie dimostrando una grande devozione,  un  chiaro esempio che si può fare e fare di più”.

Tra le azioni di rilancio delle manifestazioni pasquali un aiuto, secondo il presidente della Pro Loco, potrebbe venire dai futuri finanziamenti europei mirati alla cultura al fine di realizzare un museo della Settimana Santa in grado di rappresentare e custodire la storia dei riti pasquali nisseni.

Le agenzie turistiche, infine potrebbero fare la loro parte, predisponendo dei pacchetti con percorsi prestabiliti da presentare ad altri tour operator diventando così l’anello di congiunzione con il territorio, un’azione che sarebbe sostenuta dalla Pro Loco disponibile a dare loro una mano sia per la definizione degli itinerari sia per individuare le guide turistiche.

“L’augurio per gli anni avvenire  – conclude  D’Antona  – è che le istituzioni investano risorse ed energie sulla Settimana Santa e che tutti gli attori coinvolti  trovino un momento di serenità, imposto anche dalla religiosità dell’evento,  per studiare insieme come offrire  la migliore immagine delle processioni. Rivolgo un invito ai cittadini a partecipare e di farsi da cassa di risonanza della propria città piuttosto che denigrarla sfornandosi a vedere i lati positivi”.

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