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Fiori funebri: significati, tradizioni e tendenze

Redazione

Fiori funebri: significati, tradizioni e tendenze

Ven, 21/10/2016 - 20:36

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onoranze_funebri_moncalieri_061“Dillo con un fiore”. Se a molti di noi risulta difficile esprimere a parole persino un sentimento positivo, come l’amore per il proprio partner o l’amicizia per una collega, figurarsi quanto faticoso ci appaia talvolta un gesto di cordoglio verso i familiari di un defunto. Ci assale il timore di urtare la sensibilità altrui, di pronunciare frasi fuori luogo, di invadere l’intimità di chi il dolore lo sperimenta sulla propria pelle. Un velo di imbarazzo accompagna spesso e volentieri le manifestazioni di solidarietà. Ecco perché un omaggio floreale, oltre a generare gradimento qualunque fosse la fede religiosa della persona scomparsa e dei suoi cari, è ancora oggi la forma migliore per portare le proprie condoglianze con rispetto, stile e discrezione, trasmettendo al tempo stesso un senso di affetto e vicinanza. Anche quando la famiglia chiede espressamente a parenti e conoscenti di astenersi dall’usanza, e di preferire opere di bene.

addobbi-funebri-terzariol_img_2247Quella delle composizioni floreali da dedicare al defunto è una tradizione le cui origini risalgono all’antichità, quando si era soliti ungere i morti con fiori ed erbe aromatiche. E benché nei millenni il rito del funerale si sia evoluto, rose, crisantemi e altre specie ancora continuano ad accompagnare col loro profumo e i loro colori le cerimonie funebri di ogni parte del mondo. I fiori come ornamento, i fiori – soprattutto – come sorgente di bellezza e metafora della vita. Un simbolo eterno di dolcezza e di speranza. Quella che la persona scomparsa, sebbene in una dimensione ultraterrena e sconosciuta, possa proseguire il suo cammino con sollievo. Nemmeno dirlo con un fiore, tuttavia, è sempre facile. Talvolta, non conosciamo i gusti di quella persona e dei suoi congiunti, né – pur animati da buoni propositi – crediamo di possedere il gusto e l’esperienza per compiere la scelta giusta. Ecco, quindi, un rapido vademecum.

imgInnanzitutto, qualora si decida di regalare fiori, essi non dovranno mai essere consegnati di persona ai parenti del defunto, bensì fatti recapitare a domicilio prima della data del funerale. Nella maggior parte dei casi, è l’impresa funebre stessa ad occuparsi della sistemazione degli addobbi. Fondamentale è poi la scelta dei colori, ciascuno con il proprio significato. Il bianco rappresenta la pace e la stima, il blu il conforto e la calma. Meno appropriati invece i fiori verdi, simbolo di salute e buona fortuna. Qualora in vita si fosse molto vicini al deceduto, si potrebbero conoscerne le tinte preferite e scegliere di conseguenza. Quanto alle composizioni, le più adatte e gettonate risultano le cosiddette corone, con in cima rose nei colori che ricordino il rapporto col defunto. Oppure, i cuscini con crisantemi e garofani bianchi. Per gli uomini, in genere si scelgono fiori di colore giallo, confezionando cuscini in modo sobrio ed elegante. In caso di donne, a farla da padrone sono invece  gigli o rose di colore rosa.

addobbi-funebri-home-terzariol_img_2233Nei rapporti formali, quando cioè la perdita interessa una persona importante e non conosciuta in modo intimo (un’autorità, un superiore di lavoro, etc.), l’etichetta consiglia di spedire composizioni di piantine raccolte in una cesta. Per tutti i casi di conoscenza lieve ma affettuosa, ad esempio nei rapporti di buon vicinato, come segno di conforto discreto e non invadente sono sempre indovinate rose e calle di colore bianco. Nell’eventualità di perdite premature o di soggetti molto giovani, si consigliano infine le composizioni di gladioli e gigli bianchi. Le realizzazioni floreali più voluminose, quelle per intenderci che troveranno alloggio sopra la bara stessa, dovrebbero essere scelte solo dalla famiglia di primo grado.

Qualora in vita si avesse coltivato una relazione particolarmente stretta con il deceduto, è buona prassi selezionare i fiori funebri che più fedelmente possano esprimerne la personalità, le passioni, gli interessi, i talenti o l’eredità. Si chiamato tributi. Una composizione floreale dalla forma di un libro nel caso di un insegnante, a forma di giocattolo per un fanciullo, a disegnare una citazione del personaggio preferito, oppure di quella persona stessa. Da rispettare in ogni caso le credenze religiose del deceduto e dei familiari in lutto. Persone di fede musulmana potrebbero ad esempio non gradire composizioni a forma di croce, mentre i cristiani ortodossi potrebbero preferire i fiori bianchi ad ogni altra opzione. In generale, nel caso non si conoscesse il deceduto ma piuttosto la sua famiglia, un cestino floreale di qualsiasi tipo è il regalo più appropriato. Il gesto, che siano rose, gigli o crisantemi, non passerà comunque inosservato. E contribuirà – almeno un po’ – ad alleggerire un momento di sconforto