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Processo Borsellino: Patronaggio, “Via D’Amelio era un inferno, impossibile da coordinare”

Redazione 3

Processo Borsellino: Patronaggio, “Via D’Amelio era un inferno, impossibile da coordinare”

Mer, 29/11/2023 - 15:56

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“Via D’Amelio era un inferno, c’era tanta gente ed era impossibile coordinare”. Lo ha detto Luigi Patronaggio, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Cagliari e nel 1992 sotituto alla procura di Palermo.

“Ero magistrato di secondo turno – ha raccontato – e arrivai con un certo ritardo. La scena era davvero apocalittica. Il collega Pilato si diede da fare (per coordinare, ndr.) e io lo aiutai, poi andai a ispezionare con i carabinieri un immobile allontanandomi per un poco dal luogo del delitto. Si attese l’arrivo dei colleghi di Caltanissetta, e si preservo’ tutto per quresti colleghi. Non ho visto portare via la borsa di Borsellino; quanto al suo contenuto si sapeva che in quella borsa potessero esservi i fascicoli relativi a Mutolo o a indagini intezazionali”.

Quanto alla cosiddetta ‘agenda rossa’, Patronaggio ha affermato: “Confermo che furono apposti i sigilli all’ufficio di Borsellino, ma non partecipai all’apposizione di questi sigilli ne’ stesi verbali o atti in merito”.