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Ambiente. Corrao (M5S): “Siti Natura 2000 divenuti uno scempio, solidarietà ad attivista Zingaro ma risposte dalla Commissione UE”

Redazione

Ambiente. Corrao (M5S): “Siti Natura 2000 divenuti uno scempio, solidarietà ad attivista Zingaro ma risposte dalla Commissione UE”

Ven, 22/11/2019 - 16:53

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PALERMO – “C’è un’area della Sicilia dove lo Stato è stato assente e dove attivisti che si impegnano alla tutela dell’ambiente ricevono intimidazioni e minacce. Non solo esprimo la mia solidarietà a all’attivista Riccardo Zingaro, il cittadino di Acate impegnato contro le pratiche illegali di smaltimento dei rifiuti provenienti dagli scarti agricoli nel Ragusano, ma rilancio la questione a Bruxelles. La Commissione Europea ci dica per vie ufficiali se è a conoscenza dello stato attuale dei siti Natura 2000 tra i quali quello dell’area che va dai Macconi a Marina di Acate al Biviere di Gela, dove è in atto una vero e proprio scempio ambientale”. A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, con una interrogazione, incalza la Commissione Europa a intervenire a tutela dei siti Natura 2000 chiedendo peraltro di promuovere l’utilizzo delle bioplastiche in agricoltura.

“I siti Natura 2000 Biviere e Macconi di Gela, Torre Manfria, Biviere di Gela, Piana di Gela – spiega Corrao – subiscono da anni un forte degrado ambientale dovuto all’utilizzo della plastica nelle serre agricole. In queste zone è diffusa la pratica sistematica del rogo dei rifiuti derivanti dall’attività serricola o per mano della criminalità organizzata che gestisce il traffico illecito delle plastiche contaminate, lo smaltimento illecito e l’imposizione della raccolta della plastica utilizzata per la copertura delle serre. Soprattutto la copertura plastica delle serre, determina la contaminazione del suolo, della falda acquifera e del cibo esponendo e mettendo a rischio la salute dei cittadini dalle sostanze inquinanti. In particolare, il tratto di litorale Macconi, caratterizzato da dune sabbiose, è invaso da rifiuti serricoli come plastica, fusti, contenitori di pesticidi, manufatti in cemento, polistirolo. L’area necessita quindi di un intervento di bonifica nonostante la zona sia protetta dalla legislazione europea e sia interessata dal fenomeno dell’erosione costiera. Chiedo pertanto alla Commissione Europea se è conoscenza dello stato di degrado di tali siti e se intende attivare misure per avviare la bonifica, la messa in sicurezza e il recupero ambientale dei siti. Sarebbe inoltre auspicabile – conclude Corrao – che la Commissione promuova l’utilizzo della bioplastica in agricoltura sostenendo gli agricoltori e incentivarli all’utilizzo della stessa”.