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Raddoppio SS. 640: la lunga storia della “Strada degli Scrittori”

Michele Spena

Raddoppio SS. 640: la lunga storia della “Strada degli Scrittori”

Mer, 14/09/2016 - 00:17

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imageCALTANISSETTA – L’incontro pubblico avvenuto alla Biblioteca Scarabelli sulle misure di compensazione della S.S. 640, ovvero gli indennizzi per i danni al territorio conseguenti alla realizzazione dell’opera, è stata l’occasione per sentire raccontata dagli Amministratori che si sono susseguiti, la storia di un opera, che giunge ormai al ventennio dall’ideazione, quando nel lontano 1995 si decise di realizzarla, nel 1999 se ne approvò il progetto preliminare, con il parere del Commissario Agliata, per poi proseguire nel progetto definitivo in piena amministrazione Messana.
E’ in questo periodo che l’opera prende forma per come la si conosce. La famosa galleria a doppia canna, scavata con la talpa, la più lunga in Sicilia, è stata un idea concertata con il Sindaco più amministrativamente longevo della storia della città ed il suo assessore all’urbanistica Stefano Alletto.
Presentata come una conquista rispetto al tracciato stabilito nel progetto originale che prevedeva il raddoppio dell’attuale percorso, passando per il centro urbano, si inquadrava in un ‘idea di crescita che prevedeva la costruzione di un grosso centro commerciale nell’asse tra la galleria S.Elia e l’attuale svincolo con la S.S. 626 per Gela, idea rivelatasi già all’epoca delll’avvento dell’Amministrazione Campisi una speranza tradita.
Nessun centro commerciale si è realizzato, nessuna espansione urbana lungo quell’asse, con il risultato che l’attuale tracciato passa lontano dalla città che rimane collegata con raccordi obsoleti, che addirittura andrebbero a carico del Comune.
A nulla è valso l’intervento di Campisi per fare modificare il progetto, che in compenso gli ha fatto guadagnare una mozione di censura del Consiglio Comunale di allora, probabilmente dettato più da una voglia di contraddittorio che da un iter ragionato sulle scelte del territorio.
Campisi eredita anche un bellissimo zero per quanto riguarda il finanziamento delle opere compensative, figlio della disattenzione politica dei rappresentati alla deputazione nazionale dell’epoca. Il decreto CIPE che approva l’opera poco prima del suo insediamenti (giungo 2009) ha infatti, nel frattempo derubricato le opere richieste dal Consiglio Comunale in mere raccomandazioni per il Contraente Generale, subordinate ad improbabili coperture finanziarie.
Queste opere, con i collegamenti viari tra la zona turistico mineraria, il centro storico e Caltanissetta sud, avrebbero, almeno in parte, superato il problema della segregazione creata nella soluzione progettuale prescelta, dalla distanza dell’arteria viaria e la città.
Tuttavia, dopo un vivace contraddittorio portato avanti da Campisi, coadiuvato dal “tecnico” Andrea Milazzo, e dal vice Carlo Giarratano, stavolta con la benedizione del Consiglio Comunale e della Deputazione Regionale, nel marzo 2014 si firmò un accordo che impegnava l’A.N.A.S. a progettare le opere.
Uno svincolo di collegamento tra la zona di Xirbi e Santo Spirito, uno svincolo su via Pietro Leone, uno svincolo con la Via Costa ed il prolungamento della Via Romita fino al sottopasso con la Via Rochester, potrebbero colmare il gap creato dalla attuale soluzione in corso di realizzazione.
I progetti si sarebbero dovuti completare i primi mesi dell’Amministrazione Ruvolo, ma tutto si ferma.
Stasera il primo cittadino ha dato la sensazione che tutto è di nuovo messo in discussione, come un diabolico gioco dell’oca, dove la confusione regna sovrana.
Abbiamo sentito parlare di nuove opere come la cappatura della discarica di contrada stretto ed il parco Balate, scoprendo poi che le stesse dovrebbero essere realizzate con il terreno di risulta degli scavi delle gallerie. Nessun regalo insomma, ma un do ut des con il Contraente Generale: Io ti uso il territorio come punto di recapito per il terreno che non mi serve, risparmiando i costi di portarlo altrove, ed in cambio ti realizzo qualcosa. Nulla a che vedere quindi con i danni ambientali ed economici che precostituiscono il diritto alle opere di compensazione.
Ad analoghe considerazioni si è giunti per il giardino della legalità nel quartiere San Luca, corrispettivo per la servitù di elettrodotto.
Diverse le posizioni tra le amministrazioni. Campisi e Messana sostenitori della linea dura nel fare rispettare quanto sottoscritto nel marzo 2014, Ruvolo possibilista sul dialogo, anche se di acqua, dall’inizio della conversazione ne è passata sotto i fiumi.
Dall’altra parte una città che aspetta la risposte, che ultima in ordine di tempo, ha visto chiusa la propria bretella di collegamento con l’autostrada per un anno e mezzo, danno ulteriore rispetto alla piattaforma compensativa determinata da Campisi, e che oggi vede i nostri rappresentanti annaspare nell’alea dell’indeterminatezza tra importi dei danni non aggiornati e importi disponibili dell’A.N.A.S. non noti.
Il Sindaco Ruvolo e l’Assessore Tumminelli hanno, tuttavia, promesso che entro la fine del mese tutto sarà chiarito.
L’auspicio è che l’attesa sia premiata.

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