Partendo dall’equazione bullismo – mafia, per poi commentare alcuni recenti gravissimi episodi verificatisi in alcuni istituti d’istruzione anche della provincia nissena, sono state illustrate le diverse forme di prevaricazione più frequenti tra gli adolescenti quali le provocazioni e le prese in giro ripetute, le offese, gli scherzi, le percosse, i furti e il cyberbullismo. Il Colonnello Daidone ha quindi chiarito e specificato i diversi ruoli dei protagonisti presenti nell’ambito dell’inquietante fenomeno del bullismo ossia il bullo, il sostenitore del bullo, l’aiutante del bullo, la vittima, il difensore della vittima e la maggioranza silenziosa.
Gli studenti, particolarmente attenti nel corso dell’incontro, sono stati inoltre sensibilizzati affinché, in presenza di episodi di bullismo o cyberbullismo, riferiscano ciò che accade agli insegnanti, ai genitori, alle associazioni nate proprio per fronteggiare il fenomeno o alle forze dell’ordine, evitando soprattutto di isolare le vittime, il tutto al fine anche di scongiurare gravi ed irreparabili conseguenze.