Cronaca

Molestie a lavoro e l’invito a star zitta: “Se ti ribelli non rinnova il contratto”

Un mese intero di molestie, subite durante il turno di notte in un caseificio nella zona di Pinerolo (Torino) sono state denunciate da una donna di 49 anni ai carabinieri e la pm Antonella Barbera ha aperto in proposito un’inchiesta a Torino. A raccontare la vicenda è il quotidiano la Repubblica, a cui la donna spiega che il medico di base le aveva diagnosticato “ansia reattiva correlata a mobbing e molestie sul luogo di lavoro”, indirizzandola a un centro antiviolenza. La donna riferisce che le stesse molestie toccavano anche ad altre colleghe.

“Fa così con tutte. Lascialo fare, poi la smetterà e se la prenderà con un’altra. Se ti ribelli, non ti rinnovano il contratto” si era sentita dire. Allora aveva provato a rivolgersi ai capi e la risposta era stata: “Magari scherza. Mi hanno detto – aggiunge – di stare attenta a quello che dicevo. Perché il territorio è piccolo, qui si conoscono tutti e non avrei mai più trovato un lavoro in zona”. Così è stato dopo la denuncia, a quanto riferisce, perché ha contattato 120 tra aziende e agenzie interinali in un anno e mezzo e tutte le hanno negato un colloquio o disdetto l’appuntamento all’ultimo.

“Una donna su due in Italia subisce discriminazioni e molestie sul lavoro – denuncia l’avvocata di parte civile Silvia Lorenzino – ma pochissime denunciano, perché temono le conseguenze. Quanto accaduto dimostra come ciò sia tristemente vero”.

Fonte: ANSA

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