Scuola

Caltanissetta, Zurli (IISS Mottura): “Il diploma Lucia è un esempio di caparbietà ed empatia”

Il diploma di scuola media superiore, dalla maggior parte degli studenti, viene percepito come una tappa di passaggio tra il mondo dell’adolescenza e quello dell’età adulta, uno “scoglio” dal quale potersi tuffare per poter entrare nel mondo del lavoro o dell’università.

C’è chi, invece, percepisce il diploma come un traguardo ambito che non si pensava di poter riuscire a ottenere, una meta di cui poter andare fieri soprattutto se si osserva il percorso intrapreso durante il tragitto.

Ed è proprio questa seconda condizione che ha vissuto Lucia, una studentessa che ha appena concluso il suo percorso di studi al Liceo Scientifico di Scienze Applicate dell’Istituto Sebastiano Mottura di Caltanissetta con una meritata votazione di 94/100.

Lucia ha avuto una strada in salita nel suo percorso di vita ma non ha mai perso quell’affettuoso e amorevole sorriso e quella disponibilità ad essere di aiuto e supporto a tutti coloro che hanno incrociato la sua strada.

Un’allieva che, nonostante le sue difficoltà e la sua disabilità, ha manifestato quella caparbietà indispensabile a raggiungere il massimo delle sue potenzialità. Un merito che va condiviso anche con le docenti Maria Stella Celestri, Laura Sicari e l’Asacom Carla Maira che in questi 5 anni tra le mura e i laboratori dell’istituto scolastico nisseno, hanno contribuito alla sua crescita umana e culturale.

“Sono stati 5 anni di sorrisi e simpatia – ha commentato la dirigente dell’IISS S.Mottura Laura Zurli anche a nome di tutto il corpo docente che ha seguito la studentessa nel ciclo di studi -. Tutti a scuola conoscono Lucia perché la ragazza è sempre andata oltre la ristretta cerchia dei suoi compagni di classe e non ha mai perso l’occasione di socializzare, di ascoltare chi ha accanto e di mantenere un approccio empatico dal quale tutti noi abbiamo potuto imparare. Impossibile non restare conquistati dalla sua dolcezza e non volerle bene. La nostra mascotte ci lascia cresciuta, matura e con un titolo di studio che le permetterà di traghettare nel mondo del lavoro e vivere con maggiore consapevolezza la sua vita sociale”.

Un percorso che ha avuto “alti e bassi” ma, nonostante le difficoltà oggettive, non è mai stato abbandonato e oggi, con un “pezzo di carta” tra le mani e un’arricchita autostima nel suo carattere, Lucia è pronta per il suo futuro fuori dai cancelli dell’istituto del viale della Regione.

Tante le aspettative riposte nel progetto di vita che sta progettando la Comunità Crisalide di Sommatino in sinergia con gli assistenti sociali.

Una nuova vita lontana dai banchi di scuola dalla comunità e dai luoghi nel quale è cresciuta e ha acquisito le competenze necessarie a spiccare il volo.

Lucia sarà inserita in un gruppo appartamento per persone autonome e in un contesto lavorativo nel quale potrà avere un contratto di lavoro che le consentirà di conquistare un’ulteriore tassello per la sua autonomia personale ed economica.

Nei 5 anni la giovane studentessa ha partecipato ad attività scolastiche, laboratori extrascolastici e PCTO nel quale ha sviluppato competenze legate all’attenzione, alla motricità fine, alla creatività. Fotografia, manipolazione della creta, pittura, manifestazioni a sfondo sociale. E’ sempre stata in prima linea per aiutare chi lei riteneva in difficoltà dimostrando come l’integrazione sia un principio che va sempre perseguito abbattendo, in tal modo, i confini sociali, culturali e sanitari.

“In occasione della mostra di manufatti artistici realizzati dai nostri allievi con disabilità abbiamo invitato Mariapaola Chiummo, vincitrice dell’ultima edizione dello Zecchino d’Oro con la canzone <<Un panda con le ali>> – ha concluso la dirigente Zurli -. Vedendo la nostra giovane maturanda ascoltare con affetto e senso di protezione il canto di quella bambina con le codine in testa non abbiamo potuto fare a meno di costatare che Lucia può essere identificata completamente con quella canzone. Lei è un <<panda>> di bellezza e di aiuto al prossimo che, con il supporto di tutti i docenti, formatori ed educatori rimasti al suo fianco durante la sua vita, ha avuto il coraggio e la determinazione necessaria a superare quei limiti convenzionali imposti dalla società e iniziare a volare. Un esempio che riporteremo a tutti i nostri studenti anche nei prossimi anni”.

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