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Caltanissetta, sabato sfilerà il Corteo medievale: il Conte Ruggero cavalcherà verso Santa Maria degli Angeli

Dopo anni di attesa e di interruzione a causa delle misure di prevenzione contro il Covid, torna a Caltanissetta lo storico corteo in costume medievale.

La manifestazione, non sempre adeguatamente nota ai nisseni, riesce ad attirare curiosità e interesse da parte degli spettatori.

Si tratta di una rievocazione di eventi e personaggi storici che hanno vissuto e influenzato la storia medievale della città.

Il Corteo inizierà alle ore 16,00 uscendo dalla chiesa di San Sebastiano in piazza Garibaldi per scendere fino all’antico gioiello nisseno: l’antica “Matrice”, la chiesa di Santa Maria degli Angeli ancora presente alla periferia dello storico quartiere e davanti il cimitero.

I figuranti, in abiti d’epoca, rievocheranno l’ingresso in città del Gran Conte Ruggero d’Altavilla, vittorioso dopo la Battaglia di Cerami contro gli arabi che dominavano la Sicilia.

Alle 17,00 l’associazione promotrice ha previsto di concludere l’evento con una Tavola Rotonda dove si presenteranno le richieste, i progetti di utilizzo di un edificio che, nonostante il suo valore storico e architettonico, è troppo spesso lasciato chiuso e inutilizzato. Una sgradevole tendenza che, come ricordano i promotori dell’associazione omonima, ha radici molto antiche: “Già Garibaldi dopo il suo passaggio, dimenticò di sconsacrarla e di farla dipingere di rosso come fece per le altre chiese, e ora che finalmente è stata restaurata e resa agibile, ci si dimentica sempre di utilizzarla, valorizzarla in modo continuativo e sistematico”.

Una trascuratezza portata avanti ancora oggi nonostante sia adibita in un luogo facilmente raggiungibile e, nonostante sia nel cuore del centro storico, ha un ampio parcheggio da poter utilizzare.

Le ristrutturazioni e le modifiche al progetto originario purtroppo hanno fatto perdere la volta a botte che amplificava l’acustica rendendola ottimale. Le nuove tecnologie, però, possono ovviare a questa criticità.

“La Giostra di Sulmona, in Abruzzo, arriva a 600 figuranti in costume – hanno proseguito gli organizzatori -, mentre a Caltanissetta possiamo contare al massimo su 150 attori, qualche sbandieratore e virtuoso della frusta, qualche cavallo, qualche balestra. Eppure questa chiesa è una delle pochissime, che sono orientate al tramonto del Solstizio d’estate, quindi l’inverso delle norme cristiane e antichissime usanze pagane che privilegiano l’alba. Forse annuncia la profezia di Daniele sulla venuta di San Michele Arcangelo, ma essendo sempre chiusa non si è ancora potuto verificare se il Sole batte sull’altare. I nostri vecchi assicurano che battesse sull’occhio onniveggente contenuto in un triangolo, che lo sovrastava… ma non sappiamo se esistono prove fotografiche.

Caltanissetta è stata la quarta città di Sicilia in ordine di grandezza e importanza. Questa caratteristica, però, è ignorata e nessuno ormai la sottolinea più”.

Per l’associazione, infatti, c’è poco orgoglio nisseno e troppe critiche poco costruttive.

Ritornare a riscoprire le tradizioni, anche soltanto guadando il corteo medievale di sabato 10 dicembre alle ore 16, è già un buon inizio per tornare alla “retta via”.

Guarda un estratto della manifestazione del 2018 tra i video della nostra pagina Facebook o seguendo il link https://fb.watch/hctZORDAAr/

Foto: Renato Riggi

Leggi il programma aggiornato per esigenze logistiche e organizzative: “la rievocazione storica con il Conte Ruggero sarà solo nella chiesa di San Sebastiano”

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