Cronaca

Caltanissetta lunedì resta in DAD: la richiesta (e la protesta) degli studenti delle scuole superiori

Questa mattina 11 studenti, rappresentanti degli istituti di scuole medie superiori della città di Caltanissetta, sono scesi in piazza per mettere in evidenza le loro richieste e necessità.

Lo hanno fatto nel rispetto delle regole, con un adeguato distanziamento fisico e senza creare assembramento.

Un messaggio per far capire che loro, i circa 5.000 studenti appartenenti alla Provincia di Caltanissetta, non sono gli “untori” della città che determinano le zone rosse riunendosi in appartamenti o villette.

Loro, in questo momento, si sentono le “vittime” di un sistema che impone un rientro in classe più per lanciare un messaggio politico di ripresa che di reale convinzione.

La variante inglese è arrivata in città e non importa se è “consigliato” o “obbligatorio” mantenere 2 metri di distanza tra gli studenti. Questi spazi, nelle aule degli istituti non ci sono. E non è nemmeno pensabile immaginare di trovare altri luoghi dove far lezione lasciando gli edifici. Affermazioni semplicistiche che chi conosce il mondo della scuola e le sue dinamiche sa che sono irrealizzabili e improponibili.

Il sindaco Gambino ha ascoltato gli studenti e garantito che già sta parlando con il Governo nazionale per valutare come poter garantire, in contemporanea (e non in alternativa) il diritto allo studio e alla salute.

Nel frattempo però i ragazzi, quei “giovani d’oggi” che troppo spesso vengono additati come privi di idee o di strategia d’azione, hanno già messo in atto il “Piano B”.

“Venerdì e sabato sciopereremo. Lunedì, invece, saremo tutti presenti ma in DAD. Dimostreremo a dirigenti, insegnanti, genitori e politici che noi vogliamo studiare, acquisire conoscenze, abilità e competenze, ma in sicurezza”. A decidere questa linea d’azione sono stati i rappresentanti di Istituto e Consulta di Caltanissetta e subito è stata diffusa tramite i social network a tutti gli studenti.

“Noi studenti accettiamo di seguire le lezioni, che è nostro diritto e dovere, solo se fatte nella modalità a distanza e quindi nella totale sicurezza.
Per noi non è un gioco ma stiamo prendendo tutto con serietà”.

Per capire l’impatto della proposta, però, bisognerà attendere lunedì 26 aprile.

Nel frattempo, l’incognita rimane anche per gli studenti delle seconde e terze medie che da oggi sono stati invitati a rientrare in aula proprio come lunedì 19 è successo per gli alunni dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”.

“Noi genitori siamo allarmati. Chiediamo soltanto di proteggere i nostri figli in questo ultimo mese di scuola” hanno commentato all’unisono da tutti gli ordini e grado.

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