Fatti dall'Italia

Covid, per aggirare il Dpcm festeggiano il compleanno in autogrill

Festa di compleanno in un’area di sosta in A14 per aggirare i divieti del nuovo dpcm. E’ successo in Puglia, dove un gruppo di 15 persone ha pensato di organizzare un party in barba alle nuove norme anti-Covid, proprio in un’area dell’autostrada A14 Bologna-Taranto. Questi punti ristoro, infatti, non devono sottostare all’obbligo di chiudere i battenti alle 18 come per tutti gli altri ristoranti e locali italiani.

Sui social, riporta il Messaggero, erano stati in molti a proporre scherzosamente di ritrovarsi proprio in questa sorta di zone franche per feste e serate in compagnia. Qualcuno ha pensato bene di passare dalle parole ai fatti, organizzando ad Acquaviva delle Fonti una maxi festa di compleanno. Le immagini, risalenti allo scorso 29 ottobre, hanno immediatamente fatto il giro del web.

Nota inviata da Autogrill. Autogrill ricorda ancora una volta: non siamo “movida”, siamo aperti per svolgere un servizio pubblico nel rispetto delle norme dell’ultimo DPCM

Milano, 30 ottobre 2020 – In relazione alla notizia relativa alla festa di compleanno che secondo la stampa si sarebbe svolta, in violazione delle norme dell’ultimo DPCM, presso un’area di sosta di Acquaviva delle Fonti (BA), Autogrill ritiene fondamentale ribadire in primo luogo che tutti i punti vendita del Gruppo operano nel pieno rispetto delle regole e rimangono aperti dopo le ore 18.00 per svolgere il necessario servizio di pubblica utilità lungo le autostrade d’Italia.

Quanto allo specifico avvenimento, si segnala che l’area di servizio in questione non ha marchio Autogrill e non è gestita da alcuna azienda del Gruppo. Ancora una volta, ci inorgoglisce essere un simbolo per gli italiani, ma raccomandiamo di riportare sempre con la giusta attenzione e sensibilità notizie riguardanti assembramenti (o inviti ad assembramenti, come nel caso dei recenti “meme” circolati sui social media) presso aree di servizio che – secondo l’esenzione prevista dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – rimangono aperte non certo per permettere la “movida”, ma per consentire un importante ed essenziale servizio di pubblica utilità a chi viaggia per necessità o per lavoro.

L’esposizione impropria del nostro marchio rischia di vanificare gli enormi sforzi che l’azienda, con investimenti e con l’impegno costante dei propri dipendenti,  sta facendo per gestire la grave emergenza in corso.  

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