Città di Caltanissetta ripescato nel prossimo campionato di
Promozione.
Ne abbiamo parlato con Antonio Emma (nella foto), già presidente del sodalizio nisseno ed ora attuale direttore generale.
Antonio, cosa
significa per il progetto Città di Caltanissetta questo ripescaggio?
- Significa che il progetto sta andando avanti e
che gli obiettivi che ci siamo prefissati li abbiamo centrati; abbiamo lavorato
alla creazione di una squadra in grado di ben figurare in Promozione; ci
abbiamo creduto sempre e, soprattutto, ci abbiamo lavorato tanto; se oggi
festeggiamo questo evento, il merito è anche dei risultati che il Città di
Caltanissetta ha ottenuto lo scorso campionato con il quarto posto e i quarti
di Coppa Sicilia; ecco perché questo ripescaggio significa tantissimo per noi;
questo è un momento da festeggiare per noi e per la Città.
A distanza di appena
un anno ti ritrovi nella categoria superiore, cosa ne pensi?
- E’ un gran risultato legato anche alla programmazione
che da sempre ha contraddistinto il nostro percorso; proprio la programmazione
ritengo sia il sale del calcio attuale; senza programmazione non si va da
nessuna parte; ma la programmazione deve sempre essere figlia
dell’organizzazione; la nostra è una società organizzata a tutti i livelli;
nulla è lasciato al caso, ma tutto è inserito in un contesto ben preciso che ne
fa un organigramma funzionale alle esigenze di tutti e di ognuno.
Cosa ti senti di dire
al presidente Sergio Iacona?
- Che questo risultato è anche suo. Il suo
ingresso in società ha portato nuovo slancio, nuove energie, nuovi stimoli,
nuova forza; lui ha saputo subito calarsi splendidamente nella nostra realtà
contribuendo a farla crescere sul piano dello stile e dei valori. E poi ritengo
che con lui il nostro livello di nissenità sia lievitato ulteriormente in
quanto avere un presidente che punta sul senso di appartenenza, ma anche su
giocatori e giovani nisseni come icona di un progetto futuro così bello, non
può che onorarci e portare tutti ad impegnarci a fare bene e meglio anche la
prossima stagione in Promozione.
Dediche particolari?
- La Promozione la dedico ai dirigenti del Città
di Caltanissetta, ma anche ai tecnici, ai giocatori, ai sostenitori e al gruppo
dei “Cani Sciolti” ai quali mi lega un rapporto di stima e amicizia; certamente
il Città di Caltanissetta è e resta sempre anche casa loro.
Cosa ti senti di dire
ai cugini della Nissa?
- Mi sento
di augurargli le migliori soddisfazioni e fortune sportive in Eccellenza; un
sincero in bocca al lupo al presidente Savio Ferreri, al dg Arialdo Giammusso e
a tutta la dirigenza biancoscudata per la nuova stagione che, sono certo, li
vedrà protagonisti in Eccellenza.
In questo momento
speciale, tuttavia, c’è un’altra dedica altrettanto speciale che intendi fare….
- Si, il mio pensiero va a Massimo Ferraro; lui è
sempre stato ed è il mio modello, colui che mi ha aperto la visione ad un certo
modo di fare calcio; lui, e lo dico senza tema di smentita, è stato il mio
indiscusso maestro e consigliere speciale; credo proprio che, con lui e
Torregrossa, la Sancataldese abbia acquisito un potenziale calcistico enorme in
quanto si tratta di inimitabili modelli in termini di conoscenza, competenza e
capacità; sono certo che, con loro, anche la Sancataldese potrà fare molto bene
la prossima stagione.