È stato ricordato anche a Valguarnera, suo luogo d’origine, il Tenente Colonnello Emanuele Tuttobene trucidato ben quarant’anni fa dalle Brigate Rosse.
Nato nel piccolo centro della provincia di Enna nel 1923, il Tenente Colonnello Emanuele Tuttobene intraprese la carriera militare dapprima come ufficiale di complemento e successivamente, una volta in servizio permanente, resse vari comandi territoriali in Piemonte – quali il gruppo di Cuneo – in Calabria e Liguria. Qui era a Capo dell’Ufficio Operazioni, Informazioni e Addestramento della Legione Carabinieri di Genova, quando il 25 gennaio 1980, alle ore 13:15, l’auto sulla quale viaggiava, con il suo autista, l’Appuntato Antonino Casu, venne intercettata da un commando di terroristi che esplose contro i militari numerosi colpi d’arma da fuoco, uccidendoli da distanza ravvicinata. L’attentato venne rivendicato alla redazione del quotidiano “Il Secolo XIX” dalle Brigate Rosse – colonna Francesco Berardi. Nel volantino di rivendicazione dell’attentato si sosteneva che il colonnello Tuttobene era “il comandante della struttura di spionaggio dei carabinieri … che lavora in strettissimo rapporto con la NATO”. Successivamente, con D.P.R. dell’8 maggio 1981, venne insignito Medaglia d’oro al valor civile alla memoria con la seguente motivazione “Capo Ufficio O.A.I.O. di Legione Carabinieri particolarmente impegnato nella lotta contro la criminalità eversiva, assolveva i propri compiti con responsabile impegno ed assoluta dedizione, perseverando nella propria missione nonostante le malferme condizioni di salute e pur consapevole dei gravissimi rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati terroristici diretti, in specie, contro militari dell’Arma. Proditoriamente fatto segno, in un vile attentato, a numerosi colpi d’arma da fuoco esplosigli contro da un gruppo di terroristi, sacrificava la vita ai più nobili ideali di giustizia ed elevato senso del dovere”.