La puntata di Report e le riprese televisive dal Comune. Ruvolo: “Noi abbiamo aperto porte e cassetti”

CALTANISSETTA – “Aver aperto le porte del Municipio nel 2014 è stato un gesto dal significato simbolico con effetti concreti. Come tutti i nisseni hanno visto su Rai Tre nella puntata di Report del 12 novembre sul caso Montante, molte delle riprese e delle interviste realizzate dalla troupe del giornalista Paolo Mondani sono state girate al Comune di Caltanissetta. Difficilmente ciò sarebbe accaduto se le porte ed i cassetti del Comune fossero stati in questi anni chiusi a chiave”. Ad affermarlo è il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo.

“Tutti noi nisseni abbiamo visto lo stridente contrasto tra le bellissime immagini della nostra città, del centro storico e dei panorami, messe a confronto con una storia asfittica di poteri e sopraffazioni. Di fronte a questa contrapposizione – afferma il sindaco – è doveroso sottolineare l’importanza di tutte le realtà di Caltanissetta che non hanno chinato il capo e che si organizzano per far crescere la città sotto il profilo economico, sociale e culturale. Tra esse in prima fila ci sono i giovani. Soprattutto per loro abbiamo aperto le porte del Comune, consapevoli che il percorso intrapreso è difficoltoso ma non impossibile”.

“Ci sono gruppi che animano eventi culturali, reti d’impresa che hanno creato posti di lavoro e altre che sono in fase di realizzazione – afferma il sindaco -. Il mondo della scuola che lavora in prima linea per formare coscienze libere e le tante parrocchie punto di riferimento della comunità. C’è un lavoro silenzioso di tanti imprenditori che indipendentemente dalle sigle di categoria, spingono ogni giorno i loro prodotti e con essi il nome di Caltanissetta. Ci sono comitati di quartiere attivi, a volte legittimamente critici verso l’amministrazione comunale, ma uniti nel chiedere rispetto per la nostra città. Oggi, alla luce delle cronache nazionali che portano alla ribalta il nome di Caltanissetta, è doveroso, da parte di chi è libero di farlo, sottolineare il ruolo positivo di chi gioca secondo le regole”.

View Comments

  • Ho visto quella puntata di "Report" e come tantissimi spettatori sono rimasto semplicemente sconcertato. Ho abitato a Caltanissetta e ho frequentato il "Liceo Classico - Ruggero Settimo- ".
    Ricorderò sempre i miei ottimi compagni e i docenti di quegli anni. Vero: una città di provincia che offriva poche occasioni a noi giovani di realizzarsi se non...emigrando. Secondo il mio sommesso parere, ora bisognerebbe presentare alla redazione di "Report" un'altra storia di Caltanissetta, delle sue persone civili e laboriose che prendono le distanze dal fenomeno Montante e che anzi lo condannano in toto. A cominciare da tutte le scuole.
    Caltanissetta deve essere la città di nessun "padrino". E se ce ne fosse bisogno ancora: la mafia, le mafie sono il cancro mortale della Sicilia e di tutta Italia. Ai milioni di siciliani ricordo che siamo stati sempre in maggioranza coloro che avrebbero potuto combatterle, ieri come ora. E che il vero onore di ognuno di noi è quello di prenderne atto e di comportarci di conseguenza, da subito.
    Dr. Filippo Grillo

Condividi