Caltanissetta, legge “salva suicidi”: provvedimento del tribunale a favore di impiegata oberata dai debiti

Il Tribunale di Caltanissetta ha consentito ad un’impiegata nissena in difficoltà economiche di “spalmare”il pagamento dei propri debiti in sei anni, evitandole un tracollo. Il provvedimento è stato reso possibile dall’applicazione della legge 3/2012, ribattezzata “Salva suicidi”. La donna, che ha un impiego, ma è separata dal marito e deve provvedere al mantenimento dei figli, è stata costretta ad un certo punto della sua vita a contrarre dei finanziamenti per il sostentamento della famiglia, ritrovandosi con una mole di debiti “intollerabile”.
La donna ha presentato richiesta in Tribunale tramite il suo legale, l’avvocato Massimo Francesco Nemola. A quel punto è scattato il controllo sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per l’ottenimento della possibilità di pagare tali debiti impiegando un quarto dello stipendio mensile per i prossimi sei anni e per questo è intervenuto un esperto dell’Organismo di composizione della crisi(Occ) –che si occupa proprio di valutare la situazione economica di un privato che si ritiene “sovraindebitato”–e la valutazione è stata positiva. A occuparsi di valutare la situazione dell’impiegata nissena è stato l’esperto Occ Michele Martorana insieme a Ignazio Bumbolo, i quali hanno appunto elaborato il piano di risanamento dei debiti in sei anni, poi approvato dal Tribunale. La massa debitoria è stata abbattuta del 60% (da circa 65.000€ a circa 28.000€) con soddisfazione sia dei creditori sia della ricorrente.

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