e indagini hanno preso le mosse da alcune denunce presentate da parte di proprietari di terreni che al momento della presentazione della domanda per il contributo loro spettante si sono visti rispondere che le particelle di proprieta’, a loro insaputa, erano gia’ state inserite in analoghe domande di finanziamento, presentate da altre persone. L’attento approfondimento investigativo ha portato ad individuare un presunto meccanismo di frode piu’ strutturato, realizzato in via sistematica da alcune persone che inserivano in numerose istanze presentate da aziende agricole a loro riconducibili, terreni di ignari proprietari. Cio’ trova chiara conferma dagli esiti degli oltre cento accertamenti svolti nella prima parte del 2016 e nel precedente biennio nella zona nebroidea dai finanzieri delle Tenenze di Sant’Agata di Militello e Capo d’Orlando, che hanno permesso di rilevare irregolarita’ per quasi cinque milioni di euro di contributi illecitamente percepiti, su un totale di undici milioni oggetto d’analisi ed hanno portato alla denuncia di ben ottanta responsabili. Tali attivita’ sono state svolte nell’ambito del progetto “Bonifica” del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie delle Fiamme Gialle ed hanno permesso di scoprire tipologie di illecito riguardanti falsi contratti di affitto o di comodato dei terreni agricoli, nonche’ numerosi contratti stipulati con persone che risultavano essere decedute in epoca antecedente alla stipula degli stessi. Altri sistemi di realizzazione delle truffe ai danni dell’Unione europea hanno riguardato soggetti che avevano ottenuto finanziamenti utilizzando particelle catastali di terreni di proprieta’ pubblica, attraverso la produzione di falsi titoli di conduzione oppure, in due episodi, utilizzando fondi agricoli confiscati in base alla legislazione antimafia. L’attivita’ di servizio ha comportato anche la denuncia per danno erariale alla Corte dei Conti e prevedera’ la contestazione di sanzioni amministrative, pari agli importi illecitamente percepiti.